Terremoto al Nord. Dieci le vittime accertate nel modenese

Operaio di un’azienda di Castelvetro piacentino ricoverato in prognosi riservata

Sono ora dieci, tutte nel modenese, le vittime accertate del sisma che questa mattina ha fatto tremare tutto il Nord Italia. A San Felice sul Panaro tre operai sono morti a seguito del crollo di un capannone industriale; a Mirandola stessa sorte per un altro operaio, mentre un’altra persona è rimasta vittima del crollo della sua abitazione; stesso motivo della morte di altre due persone, una a Concordia e una a Finale Emilia; a Rovereto sul Secchia non è ancora chiara la causa del decesso di un’altra persona, mentre a Cavezzo una donna è stata sepolta viva sotto le macerie di un mobilificio. Dato per morto anche il parroco di Carpi che si trovava nel Duomo del paese.
Il numero dei feriti è in costante aumento. Tra questi, da segnalare due operai di un caseificio di Castelvetro piacentino di cui uno, Riccardo Poli, cremonese di 20 anni, ha subito lo schiacciamento del torace in seguito alla caduta di alcune forme di grana. Il ragazzo è in prognosi riservata all’ospedale civile di Cremona. L’Ingv ha comunicato pochi minuti fa che è stata registrata una nuova scossa di magnitudo 4.2, con profondità 1.2 km ed epicentro a Mirandola.

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