Volley. Elogio di uno sport corretto ed appassionante come pochi

Le mie considerazioni all’alba di una nuova stagione da abbonato della pallavolo

Parliamo un pò di pallavolo. Avendo dovuto saltare il primo impegno casalingo, ieri ero al mio personale debutto al Palabanca, in quello che è ormai il mio quinto anno consecutivo da abbonato del Copra Piacenza (e da questa stagione, grazie ad una vantaggiosa combinazione, anche della Rebecchi Nordmeccanica Pc). Anni partiti col botto, la vittoria dello scudetto, proseguiti tra relativi alti (la stagione successiva al tricolore e la scorsa) e preoccupanti bassi (il disgraziato 2010-2011, con una retrocessione evitata solo all’ultima giornata).
Avrò modo e tempo di parlare della squadra di quest’anno, del campionato, di provare ad azzardare analisi tecniche e pronostici. Oggi mi preme di più sottolineare altri aspetti, a mio parere non meno importanti.
Sarà per la correttezza e l’ospitalità della stragrande maggioranza delle tifoserie: spesso e volentieri si mangia e si beve con i “nemici”, ci si mobilita insieme per una giusta causa (da ultimo il caso Simon). Oppure per il fatto di essere rimasto uno sport “a misura d’uomo”, con i bambini che giocano a pochi metri dal campo e i suoi protagonisti che prendono stipendi accettabili anche in tempi di crisi nonostante spesso siano dei super-atleti. Oppure che questi ultimi siano sempre pronti ad un autografo, una stretta di mano, una foto. Sarà per l’agonismo e la spettacolarità che trasuda da ogni incontro nonostante manchi il contatto fisico. Sarà anche perché a farla da padrone sono una volta tanto le realtà provinciali come la nostra, da più di dieci anni ormai ai vertici del campionato che rimane il più bello e il più competitivo del mondo, nonostante gli attacchi russi e brasiliani, la scomparsa di società storiche e un anno inspiegabilmente senza retrocessioni. Sarà perché nonostante tutto la Nazionale italiana arriva tra le prime quattro alle Olimpiadi da cinque edizioni consecutive, nonostante la “Generazione dei Fenomeni” sia finita da tempo.
Sarà per tutto questo che da anni ormai sono innamorato della pallavolo. Ce l’abbiamo a pochi chilometri da casa, e capiremo quanto sono stati belli quegli anni solo quando ormai saranno passati.

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