Slitta ancora l’accordo sulla legge elettorale: scontro sulla proposta Quagliariello

La bozza prevede un ”premietto” fisso di 50 seggi al partito che raccoglie più del 25% dei voti. Pd e Pdl ai ferri corti

Così Anna Finocchiaro, capogruppo del Pd al Senato, ha risposto nella serata di ieri ai giornalisti: “Cambiano le carte in tavola ogni momento”. Il riferimento è diretto alla proposta di Gaetano Quagliariello (Pdl), che prevede un “premietto” fisso di 50 seggi al partito che raccoglie più del 25% dei voti. “Sulla legge elettorale – conclude la senatrice – siamo di nuovo sulle sabbie mobili. Ogni accordo raggiunto viene smentito il giorno dopo da un’ulteriore proposta che peggiora quella precedente. Ora si parla di un nuovo emendamento del Pdl, che cambierebbe nuovamente i termini del confronto. E questo avviene nonostante noi, con grande attenzione e cura, continuiamo a cercare un’intesa per il cambiamento”.
Commentando la fase di stallo al Senato sulla riforma elettorale, così si è espresso Roberto Calderoli: “Da noi l’8 dicembre, il giorno dell’Immacolata, ammazzano il maiale, ma il Porcellum, vedrete, non solo vede Natale, ma anche le uova di Pasqua”. Caustico Beppe Grillo che torna ad attaccare Pd e Pdl, colpevoli di voler “eliminare il Movimento 5 Stelle dalle elezioni politiche 2013” attraverso la modifica della legge elettorale. Il blogger genovese punta il dito contro “un emendamento bipartisan di Enzo Bianco(Pd) e Lucio Malan (Pdl) che dovrebbe imporre ai partiti e ai movimenti di dotarsi di un vero e proprio statuto”. “Il M5S – spiega – ha un ‘Non Statuto’ composto da sette articoli, ma forse per i partiti non sarà sufficiente”.

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