”La sicurezza nazionale è in pericolo, siamo responsabili”. L’opposizione chiede le dimissioni di Morsi
Egitto. Le forze armate richiedono che il governo trovi un accordo entro 48 ore per dare risposte al popolo, che continua le sue proteste. In caso contrario, il comunicato dell’esercito dichiara che saranno costretti a presentare una road map e controllarne l’applicazione direttamente. Respinte le accuse di golpe: l’ultimatum è mirato a “spingere le forze politiche a raggiungere un consenso”. Il capo dell’esercito Abdel-Fattah el-Sissi ricorda che era già stata data una settimana di tempo, e le gravi condizioni richiedono che vengano affrontati “questi momenti storici che non perdoneranno a nessuno di non essersi assunto la propria responsabilità”.
Il movimento dei Ribelli accoglie positivamente il comunicato, sollecitando a continuare le manifestazioni pacifiche. Quindici guardie del corpo di Khairat al-Shater, uno dei leader del movimento dei Fratelli Musulmani, sono state arrestate, e cinque ministri hanno dato le proprie dimissioni.