Playlist. Il meglio del Trip-Hop, dai Morcheeba ai Massive Attack e non solo

Immaginate di essere tutti insieme, magari sparsi in diverse parti del mondo, ma uniti da un filo invisibile che ci collega in questo preciso momento: la musica. È notte fonda, il mondo là fuori si è quietato, e noi siamo qui, pronti a lasciarci avvolgere da un viaggio sonoro che ci porterà nelle profondità del trip-hop, quel genere che sembra fatto apposta per le ore più intime, quando i pensieri diventano più intensi e le emozioni emergono in superficie.

Ho messo insieme per voi una playlist che racchiude l’essenza del trip-hop, quei brani che ci fanno sentire meno soli, che ci parlano quando tutto il resto tace. Preparatevi a lasciarvi trasportare.

Iniziamo con “Friction” dei Morcheeba. Questo pezzo è l’introduzione perfetta a quello che ci aspetta: un ritmo morbido, una melodia avvolgente che ci prende per mano e ci porta in un mondo fatto di suoni vellutati e atmosfere sospese.

Proseguiamo con “Karmacoma” dei Massive Attack. Qui le vibrazioni diventano più scure, più profonde. I Massive Attack sanno come trascinarci in quel territorio tra il sogno e la realtà, dove ogni nota sembra un battito che risuona nell’anima.

Con “Blindfold” dei Morcheeba, torniamo a qualcosa di più etereo. La voce di Skye Edwards è una carezza che ci accompagna attraverso un paesaggio sonoro quasi onirico, perfetto per chiudere gli occhi e lasciarsi andare.

Poi c’è “Hell Is Round The Corner” di Tricky. Se c’è un pezzo che incarna la crudezza e la bellezza del trip-hop, è questo. Tricky ci guida attraverso ombre e luci, in un viaggio emozionale che lascia il segno.

Cambiamo ritmo con “Best Foot Forward (Teeko Remix)” di DJ Shadow. Qui la dinamica si fa più vivace, ma senza perdere quella profondità che rende il trip-hop così speciale. Un pezzo che scuote i sensi.

Torniamo alla calma con “Big Calm” dei Morcheeba e “The Richest Man In Babylon” dei Thievery Corporation. Qui le influenze globali si fondono, creando una miscela sonora che ci fa viaggiare lontano, pur restando comodamente a casa.

E poi c’è “Loom (feat. Bonobo)” di Ólafur Arnalds. Questo brano è come una brezza leggera in una notte d’estate, rilassante e rinfrescante, con un tocco di mistero che lo rende irresistibile.

“Ten Men” dei Morcheeba ci riporta a una dimensione più intima, seguita da “Only You” dei Portishead, un classico che non ha bisogno di presentazioni. La voce di Beth Gibbons è pura emozione, e non possiamo fare a meno di sentirci coinvolti.

Con “Let Me See” dei Morcheeba e “Kerala” di Bonobo, il viaggio continua, spaziando tra suoni delicati e atmosfere cinematografiche, perfette per chi ama perdersi nei propri pensieri.

Il percorso prosegue con “Protection” dei Massive Attack, un pezzo che ci avvolge in una coperta di suoni, proteggendoci da tutto ciò che è fuori.

“What’s Your Name” dei Morcheeba e “Numb” dei Portishead ci riportano in quel territorio di introspezione, dove ogni nota è un invito a riflettere e a sentire.

Con “Space, Love” di Leila e “Pumpkin” di Tricky, esploriamo lati più sperimentali del trip-hop, lasciando che suoni e voci ci sorprendano.

E poi, quando pensiamo che la notte non possa essere più dolce, arriva “Summertime” dei Morcheeba, un pezzo che, nonostante il titolo, sembra fatto apposta per queste ore intime.

“Everybody Loves A Loser” dei Morcheeba e “Unfinished Sympathy” dei Massive Attack sono due pezzi che ci ricordano perché amiamo così tanto questo genere: c’è una bellezza nella malinconia che il trip-hop riesce a catturare come nessun altro.

Non possiamo dimenticare “Rabbit In Your Headlights (feat. Thom Yorke)” degli UNKLE. Questo brano è un capolavoro di tensione emotiva, una traccia che rimane impressa a lungo dopo che l’ultima nota è svanita.

Il viaggio continua con “Part of the Process” dei Morcheeba e “Underwaters (One for Keni)” di Leila, due brani che ci cullano in una dolce serenità.

Arriviamo poi a “Otherwise” dei Morcheeba e “Teardrop” dei Massive Attack, due classici che incarnano tutto ciò che il trip-hop rappresenta: introspezione, bellezza e un pizzico di mistero.

Chiudiamo con una serie di brani che sigillano questo viaggio notturno: “The Sea” dei Morcheeba, “Organ Donor (UZ Remix)” di DJ Shadow, “Overcome” di Tricky, “Angel” dei Massive Attack, “Post Humorous” dei Morcheeba, e “Melodicore” di Leila.

Per il gran finale, ecco “Building Steam With A Grain Of Salt (Bondax & Karma Kid Remix)” di DJ Shadow, “Trigger Hippie” e “Shoulder Holster” dei Morcheeba, “You Don’t” di Tricky, “Blue Grace” di Leila, “Rome Wasn’t Built In A Day” e “Bullet Proof” dei Morcheeba, “Ambiant Lounge”, “World Looking In”, “Feeling” di Leila, “The Dyslexic Porn Star Who Funked In Her Space”, “Piano String”, “Three Orange Whips”, “Col”, “Diggin’ a Watery Grave”, “Tape Loop”, “Over and Over”, e infine “Fear and Love”.

Questa è la colonna sonora perfetta per accompagnarvi in una notte che vi appartiene, una notte in cui il trip-hop sarà il vostro compagno fedele, portandovi in un viaggio attraverso emozioni e suoni che resteranno con voi anche quando la musica si sarà spenta. Buon ascolto, amici.

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