Le immagini shock inchiodano il gestore della struttura e alcuni operatori
Risalgono a tre mesi fa le denunce di alcuni dipendenti dell’ospizio, stanchi di assistere ai soprusi che si svolgevano quotidianamente: le indagini, condotte dalla Guardia di Finanza, hanno condotto all’arresto del gestore (73 anni), oltre che di una cuoca, un’operatrice sanitaria e un’infermiera (rispettivamente di 62, 45 e 39 anni). Altre due operatrici sanitarie sono state sottoposte alla misura cautelare di divieto di avvicinarsi ai luoghi normalmente frequentati dagli ospiti della struttura e di comunicare in alcun modo con loro o le famiglie. Le immagini sconvolgenti mostrano gli anziani vittime di percosse, insulti, schiaffi, offese e persino morsi: alcuni di essi sarebbero stati rinchiusi nelle loro stanze, o volutamente isolati dagli altri, perché considerati particolarmente problematici. Una paziente malata di Alzheimer, lasciata libera di girovagare senza assistenza nella struttura, è scivolata sul pavimento appena lavato, rompendosi un femore.
Violate anche le norme di sicurezza ed igiene: la casa di riposo è al momento sotto sequestro preventivo, ed è stata affidata in custodia all’Usl Umbria 2.