Sicilia. Abolisce province l’Assemblea siciliana, passa voto finale

Crocetta: ”Legge che passa alla storia”. Almeno 180mila abitanti per i nuovi raggruppamenti

Passa nella serata di martedì 11 marzo la legge a favore dell’abolizione delle province in Sicilia, secondo il voto finale dell’Assemblea siciliana (con 62 favorevoli, 2 astenuti e 14 contrari). La legge prevede l’abolizione delle nove province regionali e la loro sostituzione con altrettanti Liberi consorzi dei comuni, con sei mesi di tempo per crearne di nuovi, con una popolazione minima di 180mila abitanti, o non inferiore a 150mila qualora coincidano con enti precedentemente esistenti. Gli organismi dei Liberi consorzi saranno di secondo livello, ovvero eletti dalle assemblee dei consorzi, e non dal popolo.
Nascono anche le tre aree metropolitane di Palermo, Messina e Catania: avranno anch’essi organi di secondo livello, i cui compiti e la cui elezione saranno rimandati a leggi che Crocetta porterà in aula questo autunno. “Il voto di questa sera che abolisce le Province, sostenuto da una maggioranza ampia, legittima un cambiamento che passa alla storia della Sicilia, perché si tratta di un testo di legge che modifica gli assetti istituzionali”, afferma Rosario Crocetta, il governatore della Sicilia, in seguito all’approvazione della legge.

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