Piccoli consigli per una cenetta romantica in tempo di crisi

Playlist a ritmo di swing: ”Bimba se sapessi” di Sergio Caputo

POST IT con SOTTOFONDO – Il ritornello di Sergio Caputo suona più come un sospiro che come una protasi della possibilita’ rimasta inspiegabilmente orfana della propria apodosi. Un passato più o meno da dimenticare e una faccia di cui accontentarsi sono nel bagaglio di tutti coloro che conservano gelosamente il mestiere che è toccato in sorte, ma ironia e un tocco di swing aiutano a ritmare la quotidianità con una leggerezza conquistata, talvolta faticosa ma sempre provvidenziale.
“Mentre inesorabili tiriamo avanti questo show” possiamo sempre appellarci ad una supposta fantasia urgente come un salvavita. Progetti rivoluzionati in corso d’opera e soluzioni creative, il più possibile ecosostenibili, trasformano la crisi in una vera opportunità. Farsi bastare quello che si ha e ingegnarsi per rendere più vivibile il pezzettino di mondo ereditato dai genitori e preso in prestito ai figli.
La fantasia non è una balla alla Caputo, ma una marcia in più, una spinta propulsiva o, nella peggiore delle ipotesi, una consolazione. Se la fantasia al potere ha fallito in passato è perché l’immaginazione di William Blake è stata travisata e interpretata come un ossimoro letterariamente interessante, ma politicamente impraticabile. Imbrigliare la creatività per rinchiuderla nella stanza dei bottoni può sembrare una chimera proprio come perde consistenza tutto ciò che nasce libero e viene regolamentato. Ma accidenti, siamo o non siamo tutti figli di Walt Disney col naso incollato al suo “Fantasia”? E allora voliamo alto incuranti dell’atterraggio “leggeri come l’uccello che vola, e non come la piuma” tanto per citare un Valery a caso.

Tutto quello che conta davvero è a costo zero. Non sentitevi freakkettoni Peace and Love quando farete fiorire i vostri balconi (è arrivata la primavera, ve ne eravate accorti?) o riempirete le cassette della frutta con libri usati da scambiare ai Giardini Merluzzo: sarete ingenui, ma pur sempre rivoluzionari. Le abrasioni della vita si curano invitando la preda a salire per vedere la “collezione di medicinali”, quanto alle farfalle… meglio nello stomaco che appuntate in bacheca!

“Abito qui perché non sali/ ho una collezione di medicinali/ e due bicchieri, gli avanzi del pranzo di ieri…”

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Parole di Jenny e Parole di Birra

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