Omicidio Manesco. Forse un terzo uomo coinvolto nella vicenda

Distrutti i polpastrelli della vittima per impedirne il riconoscimento. Lunedì l’autopsia

Piacenza. Sarebbero stati resi noti alcuni dettagli agghiaccianti riguardanti l’efferato omicidio avvenuto a Milano, e per il quale sarebbero sospettati due trentenni piacentini, scoperti mentre pare cercassero di liberarsi di alcuni abiti macchiati di sangue. Sul corpo della vittima, il professore 77enne Adriano Manesco, i due sembrerebbero aver infierito per impedirne il riconoscimento: i polpastrelli, infatti, sono stati abrasi per rimuovere le impronte digitali. Pulita accuratamente anche l’abitazione dell’uomo, dove si sarebbe consumato il crimine, anche se è stato possibile ritrovare alcune tracce di sangue. Si chiude nel silenzio uno dei due sospettati, mentre l’altro ha dichiarato, in un racconto che lascia tuttavia diversi interrogativi, che un terzo uomo sarebbe colpevole dell’omicidio.
Avrebbe raccontato, infatti, di un uomo dalla carnagione scura giunto nell’abitazione del professore mentre i tre discutevano il progetto dei due giovani di aprire un’attività commerciale in Thailandia: secondo il suo racconto sarebbe stato lui il colpevole dell’omicidio, mentre i due piacentini sarebbero stati costretti ad aiutarlo nell’occultare il cadavere, forse addirittura sotto l’effetto di sostanze stupefacenti somministrate a loro insaputa. Resterebbero tuttavia numerose lacune e domande, come per esempio quelle riguardanti il consistente flusso di denaro da Manesco ai due piacentini. L’autopsia sulla vittima sarà eseguita lunedì 11 agosto, di mattina, all’ospedale di Piacenza.

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