X Factor. Spritz for Five eliminati nel quarto Live Show

#XF8. Ospiti Hozier, Max Gazzè, Daniele Silvestri e Niccolò Fabi

Serata dedicata all’uguaglianza per il quarto Live Show dell’ottava edizione del programma musicale X Factor, che con il tema We are 1 ha spinto alla riflessione i telespettatori attraverso i pezzi scelti dai concorrenti. Ha aperto la puntata il cantatore irlandese Hozier, che con la sua ‘Take Me To Church’, presentata per la primissima volta in Italia, ha introdotto il tema dell’omofobia; sono partite subito dopo le gare, che anche questa volta hanno previsto due manche con cinque esibizioni ciascuna, televoto, ed un ballottaggio tra i concorrenti meno votati di ciascuna manche.
Ha aperto Mario con ‘Sugarman’ di Sixto Rodriguez, incentrata sulla lotta contro l’apartheid, esibizione solida e molto apprezzata dai giudici; è stato poi il turno di Madh, che ha cantato la recente ‘Same Love’ di Macklemore & Ryan Lewis, un rap deciso e senza sbavature sul tema dell’omosessualità. Gli Spritz for Five hanno poi portato in scena ‘Il Gioco del Cavallo a Dondolo’ di Roberto de Simone, con musiche da videogioco ed un testo tutto sulla violenza. Tocca poi a Vivian, con una rivisitazione di ‘Like a Prayer’ di Madonna, il cui video era stato censurato per il bacio dato dalla cantante alla statua di un santo di colore; chiude la manche Lorenzo, che reinterpreta ‘Un Blasfemo’ di De André, un pezzo che pone l’attenzione sulla violenza causata da divergenze religiose. Sono stati gli Spritz for Five i meno votati, condannati a prendere parte alla sfida finale con il loro cavallo di battaglia, ‘Radioactive’ degli Imagine Dragon. Tra una manche e l’altra sono invece stati gli ospiti della serata ad esibirsi: Max Gazzè, Daniele Silvestri, e Niccolò Fabi, che insieme hanno interpretato il pezzo ‘L’Amore Non Esiste’.

La seconda manche è stata aperta dall’esibizione di Riccardo, che si cimenta con ‘Perfect Day’ di Lou Reed, un pezzo sulla trasgressione degli anni ’70, in cui ha dato sfoggio delle sue capacità vocali. Il testimone passa ai Komminuet, che si sono esibiti a piedi nudi con ‘Je t’aime moi non plus’, di Serge Gainsbourg & Jane Birkin, un pezzo tutto basato sulla sensualità: si esibisce quindi Ilaria con ‘I’m On Fire’ di Bruce Springsteen, censurata nel periodo della guerra del Golfo perché contenente la parola ‘fire’. Crudo e intenso il pezzo cantato da Emma, ‘Strange Fruit’ di Billie Holiday, sulle uccisioni compiute per ragioni razziali; chiude la manche Leiner, con ‘La canzone per gli artisti’ di Freak Antoni, una vivace performance sulla trasgressione e la creatività. Passano all’ultimo scontro i Komminuet, che non hanno convinto il pubblico, e che si esibiscono con il cavallo di battaglia ‘Don’t Tell Me’ di Jeremih feat. YG: sono proprio loro a spuntarla, mentre gli Spritz For Five abbandonano il palco, anche questa volta a causa di una decisione del pubblico.

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