Terrorismo. Sei arresti tra Lecco e Varese. Roma nel mirino degli attacchi

Tra i potenziali obiettivi per attentati l’ambasciata israeliana a Roma e il Vaticano

Un’operazione congiunta di Ros e Digos contro il terrorismo jihadista ha portato all’emanazione di un provvedimento di arresto per sei persone nelle zone di Lecco e Varese, tutti accusati di partecipazione ad associazione con finalità di terrorismo internazionale. Negli scambi di messaggi tra gli arrestati, sarebbero state scoperte menzioni di possibili attacchi terroristici nell’area di Roma, in particolare al Vaticano e nell’ambasciata di Israele. Tra gli arrestati un 23enne marocchino residente in provincia di Varese, a Brunello, fratello di un foreign fighter espulso dall’Italia nel gennaio del 2015 dopo aver pubblicato post a favore dell’Isis.
Arrestata anche una coppia formata da un 27enne italiano di origini marocchine, residente a Lecco e noto kickboxer, e sua moglie, una 26enne nata in Marocco. I figli di 2 e 4 anni della coppia, che avrebbe avuto intenzione di partire per raggiungere la Siria, sono stati affidati ai nonni.

È stata emanata anche un’ordinanza di arresto per un 32enne originario del Marocco e residente nel leccese, a Bulciago, e la moglie, una 39enne italiana convertita all’Islam, entrambi latitanti, che secondo gli inquirenti si troverebbero nel territorio dello Stato Islamico con tre figli. Arrestata a Baveno (Verbania) anche la 24enne sorella dell’uomo.

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