25 anni di Nevermind dei Nirvana. Manifesto di una generazione

25 anni fa usciva nei negozi il disco “Nevermind” dei Nirvana, un album straordinario che è diventato il manifesto di un’intera generazione. Il sound rivoluzionario di Kurt Cobain, Krist Novoselic e Dave Grohl portò al grande pubblico il genere “Grunge”, un rock alternativo che contraddistingueva la scena musicale di Seattle, a partire dalla seconda metà degli anni ottanta.

Il Grunge di Seattle (quello di Nirvana, Alice in Chains, L7, Gruntruck, Soundgarden, Tad, Mudhoney, giusto per fare un esempio) diventò non solo il codice musicale degli anni ’90 ma una sorta di stile che arrivò a contagiare letteratura, grafica, arti visive, moda e ogni genere artistico, diventando il manifesto definitivo della Generazione X.

Nevermind dei Nirvana fu fonte di ispirazione per molti gruppi di rock alternativo del tutto estranei alla scena di Seattle, addirittura precedenti alla definizione del genere “grunge” (come Dinosaur Jr., Pixies o Smashing Pumpkins) grazie alla capacità di dare voce ai tormenti di una generazione, ma anche alla forza creativa e alla capacità di reagire dell’epoca.

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