Piacenza. Lezioni di musica per bambini da 0 a 6 anni

Niente parole solo melodie durante la lezione di apprendimento musicale per bambini da 0 a 6 anni. A Piacenza, l’insegnante Monica Merlini, pianista e musicista , insegna a neonati e bambini il linguaggio della musica attraverso il metodo del Professor Edwin Gordon docente alla University of North Carolina, diffusissimo negli Stati Uniti e presente anche in Italia in numerose città dal 2000.

In una stanza completamente vuota, luminosa con parquet, i piccoli allievi dialogano tra loro nelle varie tonalità e timbri musicali come fosse il loro vero linguaggio. Bambini, mamme, papà insieme all’insegnante si muovono all’unisono e i piccoli entrano in comunicazione tra loro.

Ogni tanto qualcuno si allontana a carponi ma poi si blocca e torna indietro quando sente che il gruppo lo chiama intonando una melodia.

“Non è un’ora di gioco e d’intrattenimento”, – ci tiene a precisare l’insegnante Monica Merlini – ma un corso dove s’impara a  “Parlare”la musica in un ambiente adatto al bambino con suoni, intonazioni musicali e silenzio. E il silenzio è importante, li fa sentire ascoltati.

Il silenzio, come il respiro e l’interazione non verbale, ci avvicina alla naturalezza dell’essere  al di là del linguaggio verbale.

L’obiettivo quindi è quello di dare al bambino la possibilità di far crescere la sua attitudine musicale proprio nell’età in cui è più recettivo.

In questo modo si sviluppa come per il linguaggio, un pensiero musicale del bambino: l’associazione fra loro di ritmo, timbri e melodie ha la stessa valenza dell’associazione fra parole ed oggetti.

Nessun prodigio quindi, solo bambini che sanno improvvisare, hanno il senso dell’intonazione e del ritmo, “ parlano” di musica “ poiché non vanno a scuola per ”Fare musica” ma ad “Essere Musica!”.

La Music Learning Theory (MLT) è una teoria ideata da Edwin E. Gordon (South Carolina University, USA) e fondata su quasi 50 anni di ricerche ed osservazioni. Descrive le modalità di apprendimento musicale del bambino a partire dall’età neonatale e si fonda sul presupposto che la musica si possa apprendere secondo processi analoghi a quelli con cui si apprende il linguaggio. Parallelamente agli studi sull’attitudine musicale e sulla capacità di Audiation, che costituiscono la base teorica della MLT, si è andata sviluppando una metodologia che ne applica i principi, portando diverse e sostanziali novità nel campo dell’educazione musicale.

La Music Learning Theory di Gordon ha come obiettivo principale quello di favorire lo sviluppo dell’attitudine musicale di ciascun bambino secondo le sue potenzialità, le sue modalità e soprattutto i suoi tempi.

La didattica basata sulla MLT promuove come competenza fondamentale l’Audiation, definita da Gordon “Capacità di sentire e comprendere nella propria mente musica non fisicamente presente nell’ambiente”.

La capacità di Audiation, vero e proprio “pensiero musicale”, è indispensabile per comprendere la sintassi musicale, sia nella produzione che nell’ascolto, per sviluppare una buona lettura musicale e per improvvisare musicalmente.

Non è dunque la crescita di un bambino musicalmente “geniale” o del musicista professionista a ogni costo a costituire la finalità della MLT ma, al contrario, quella di persone in grado di comprendere la sintassi musicale e di esprimersi musicalmente, con la voce o con uno strumento.

La capacità di Audiation si sviluppa a partire dall’età neonatale a contatto con un ambiente ricco esperienze musicali di qualità. Durante i primi anni di vita l’approccio indicato dalla MLT come adatto a favorire lo sviluppo dell’Audiation è quello della guida informale. L’adulto competente musicalmente guida informalmente il bambino all’apprendimento musicale, attraverso l’esempio diretto, il gioco e il movimento. Il concetto di “guida informale” richiama quello montessoriano di “educazione indiretta” così come quello vygotskijano di “zona prossimale di sviluppo”.

L’adulto comunica con il bambino attraverso canti melodici e ritmici senza parole e pattern tonali e ritmici, ascoltando le risposte musicali spontanee del bambino, rispecchiandole e contestualizzandole nella sintassi musicale. Il movimento libero, percettivo ed euristico del bambino viene favorito e rispecchiato attraverso l’esempio diretto dell’insegnante. Le recenti scoperte nel campo delle neuroscienze a proposito dei Neuroni specchio (Rizzolatti 1995) confermano l’intuizione di Gordon a proposito della valenza del mettere in atto per primi le competenze musicali senza insegnarle in modo esplicito.

In Italia la Music Learning Theory viene insegnata e divulgata, come unica associazione autorizzata, dall’AIGAM, Associazione Italiana Gordon per l’Apprendimento Musicale (www.aigam.org).

 

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