Fiorenzuola d’Arda (Piacenza). Oltre 50 tonnellate di prodotti petroliferi rubati direttamente dall’oleodotto dell’Eni, e quindi rivenduti: questa l’operazione a cui è stata messa la parola fine in seguito all’intervento degli uomini della guardia di finanza in un capannone industriale di Fiorenzuola d’Arda, dove sarebbero state ritrovate delle apparecchiature altamente professionali, forse di fattura russa, che permettevano l’estrazione di carburante impedendo tuttavia all’Eni di accorgersi degli ammanchi. Durante l’intervento sarebbero stati rinvenuti 5 serbatoi contenenti il prodotto rubato, due pompe elettriche per il travaso, tubazioni, un contalitri per carburante, e diverse valvole di mandata per lo smistamento dei liquidi.
Il magazzino, inoltre, era sorvegliato con un ampio sistema di videocamere occultate, sia all’interno sia all’esterno, e anche nel punto in cui la struttura si connetteva all’oleodotto. Nel corso delle indagini gli uomini della guardia di finanza sarebbero riusciti a risalire ad un 38enne originario della provincia di Teramo, un autotrasportatore notato dalle forze dell’ordine per alcuni trasporti di carburante sospetti, e che dovrà rispondere delle accuse di furto e sottrazione all’accertamento e al pagamento dell’accisa sui prodotti energetici.
Secondo quanto emerso, con questo metodo sarebbero stati estratti circa 60mila litri di gasolio, poi rivenduti. Sulla vicenda continuano le indagini.