Potrebbero ospitare la vita alcuni dei sette pianeti orbitanti intorno alla stella Trappist-1, in un sistema planetario che, a 40 anni luce dalla Terra, è il più grande fino ad ora scoperto con un così alto numero di pianeti simili al nostro. Sei di questi, i più vicini alla stella, avrebbero dimensioni e temperatura simile a quella della terra, con composizione rocciosa: tre si trovano nella zona detta “abitabile”, ovvero situata nella fascia di distanza ottimale ad ospitare acqua allo stato liquido, e perciò, forse, la vita.
Trappist-1, il sole del sistema planetario, è più piccolo del nostro, con massa pari solo all’8% del Sole, e la sua scoperta risale al maggio del 2016: si tratta di una stella nana ultrafredda, in grado di ospitare molti pianeti di dimensione simile a quella terrestre in orbite strette, e perciò obiettivo ideale per la ricerca di vita extraterrestre. I tre pianeti più vicini alla stella potrebbero essere troppo caldi per ospitare acqua liquida, ed il più distante troppo freddo, mentre potrebbero possedere acqua liquida in superficie i tre situati tra queste due fasce.
La ricerca che ha permesso la scoperta di questo sistema, pubblicata sulla rivista Nature, è stata effettuata da un gruppo internazionale coordinato dall’Università di Liegi, in Belgio.