Nuove povertà e solidarietà “mirata”, Rizzi visita il Samaritano: «Caritas esempio d’eccellenza». L’idea «Aiutare coinvolgendo attivamente chi è aiutato»

Pensare in grande e progettare il rilancio di Piacenza in chiave moderna implica l’attenzione e la cura nei confronti di chi ha più bisogno. E’ uno dei cardini del pensiero di Paolo Rizzi, candidato sindaco con una storia personale che parla da sola: professore della Cattolica e studioso delle dinamiche economiche del territorio da un lato, ma dall’altro promotore di iniziative sociali impegnato nel volontariato. La cura dei più deboli è quindi un suo must e nel programma di governo della città ha una rilevanza cruciale. In quest’ottica, per conoscere sempre meglio le realtà piacentine impegnate da sempre nel sociale, si inserisce la visita di oggi al centro Il Samaritano della Caritas diocesana. Un centro d’eccellenza che da sempre – come ha spiegato il membro del consiglio Caritas Francesco Argirò che l’ha accompagnato in una visita approfondita – mette al centro la persona e i suoi bisogni per declinare gli aiuti, l’assistenza, la solidarietà. «Oggi i meccanismi sociali sono molto cambiati, anche solo fino a qualche anno fa – dice Paolo Rizzi – Esistono nuove forme di povertà, nuove situazioni di difficoltà che richiedono interventi mirati. In questo la Caritas è determinante e il centro Il Samaritano, con i suoi laboratori, con la falegnameria, con lo shop oltre che con i servizi attivi da sempre, come la mensa per chi ha bisogno, ne è un esempio eccezionale». L’obiettivo di Rizzi è chiaro: implementare sempre di più le forme di collaborazione che già ci sono tra Comune, Caritas e Fondazione, e studiando «azioni sempre più mirate in grado di tamponare condizioni di difficoltà che magari sono solo temporanee». La formula, come già per altri settori del Welfare, è aiutare coinvolgendo i soggetti aiutati, favorendo il loro reinserimento in società nel modo migliore. «A Piacenza abbiamo i servizi sociali che già funzionano benissimo – spiega il candidato – Ma oggi esistono nuove possibilità di sostegno a chi ha bisogno anche grazie a finanziamenti regionali; mi riferisco al reddito di solidarietà, alla casa e mi riferisco all’Emporio solidale, una realtà d’eccellenza che farà da punto di riferimento per coloro che hanno bisogno, a tutti i livelli. Su questi temi si gioca una parte fondamentale del futuro di Piacenza. E non vogliamo essere pronti».

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