Abusi sessuali sulla figlia minorenne, piacentino arrestato

In manette un operaio 50enne, incastrato dalle telecamere nascoste in casa dalla polizia

Un operaio piacentino di 50 anni è stato arrestato dalla Squadra mobile con la pesantissima accusa di violenza sessuale aggrava e continuata. La vittima degli abusi era la figlia 17enne dell’uomo, studentessa, che – stando a quanto ricostruito dagli investigatori della sezione Minori – subiva violenze dal padre quasi quotidianamente. Ad incastrare l’uomo, incensurato, tra i tanti elementi raccolti dalla polizia ci sono soprattutto i filmati delle telecamere e delle microspie che sono state appositamente nascoste nell’abitazione per diverso tempo. Abitazione nella quale viveva anche la madre della ragazza, rimasta sempre all’oscuro di tutto, fino a quando, alcune settimane fa, ha notato certi comportamenti strani della raggazzina. In particolare che non voleva stare mai da sola in casa con il padre. A questo punto la donna si è rivolta alla polizia e sono iniziate le indagini coordinate dal dirigente della Mobile Stefano Vernelli e dal sostituto procuratore Letizia Platé. Gli agenti della sezione Minori, dopo essere entrati in confidenza con la vittima degli abusi, hanno deciso di nascondere microfoni e telecamere nella casa, che si trova in periferia a Piacenza. Grazie a questi strumenti hanno ripreso l’uomo che in più occasioni cercava di palpare la figlia, simulando rapporti sessuali e cercando di baciarla. L’altra mattina la polizia lo ha atteso fuori di casa per eseguire l’ordinanza di custodia cautelare firmata dal gip Pio Massa. Ora è rinchiuso alle Novate e in tarda mattinata è stato ascoltato nell’interrogatorio di garanzia davnti al gip Pio Massa. Si è avvalso della facoltà di non rispondere.

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