Conti pubblici. Berlusconi: ”sono in ordine, e’ merito nostro”

Ma Prodi non ci crede e respinge l’invito al dialogo di Napolitano

Nonostante l’invito al dialogo espresso dal Presidente della Repubblica Napolitano, Romano Prodi si è scagliato contro l’ex-premier Berlusconi commentando la situazione dei conti pubblici. Per la Cdl, infatti, i dati sul fabbisogno annuale del settore statale 2006 (inferiore di circa 25 miliardi rispetto a quello registrato nel 2005, con un calo, dunque, del 41%) sarebbero la prova che i conti pubblici italiani erano in regola, per merito di Silvio Berlusconi e del ministro dell’Economia Giulio Tremonti.

Ma Romano Prodi giudica una menzogna la dichiarazione del centrodestra e gli fa eco il Ministro Padoa-Schioppa dichiarando che ”questi dati incoraggianti non autorizzano in alcun modo ad allentare lo sforzo di risanamento dei conti pubblici”.

Silvio Berlusconi non è rimasto in silenzio. "Il mio governo lavorava per l’Italia," ha dichiarato in risposta, "mentre Prodi e i suoi utilizzano i soldi pubblici per accrescere il predominio dello Stato e la distribuzione clientelare delle risorse. Il centrodestra ha lasciato un’eredita’ coi fiocchi all’Italia e agli italiani. L’economia e’ in ripresa dal 2005, i conti sono in ordine, come dimostra il dimezzamento del fabbisorno statale registrato dal Tesoro sul 2006".

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