Amato incassa il si di Berlusconi ma non convince Prodi

Novità sulla Convenzione per la riforma elettorale

L’idea di Amato è semplice e, in un certo senso, rivoluzionaria. Rinviando il voto al 2009 (per essere accorpato alle elezioni europee) si dovrebbe lavorare ad una nuova legge elettorale condivisa da un’ampia maggioranza, dando vita ad una convenzione, ovvero ad uno strumento non istituzionale che funzionerebbe da stanza di compensazione tenendo fuori il Governo.

Silvio Berlusconi si è detto possibilista. ”Amato è un uomo intelligente e la sua proposta è lodevole e meritoria,” ha dichiarato. ”E poi è corretto quando riconosce il ruolo di Forza Italia e del suo leader”. Anche Gianfranco Fini sembrerebbe pronto al dialogo. ”Alleanza nazionale è pronta a fare la sua parte”, ha dichiarato, mentre il suo portavoce Andrea Ronchi ha sollevato alcuni dubbi sull’onestà intellettuale degli avversari. ”Dubitiamo,” ha tagliato corto, ”che nella maggioranza ci sia la volontà di dar seguito alla proposta del ministro ed allo stesso appello del capo dello Stato”.

Poco convinto è soprattutto Romano Prodi. Il premier teme che la trattativa sulla legge elettorale sia una trappola in grado di aprire nella maggioranza crepe irreparabili. La proposta di Amato ”ci lascia perplessi,” ha dichiarato Renzo Lusetti. ”Le riforme si fanno in Parlamento. E le priorità sono altre: la ripresa e i giovani”.

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