Ciao Sergio!

Porterò sempre con me quella genuina predisposizione di Sergio ad essere amico vero dei giovani, delle nuove generazioni.

Niente retorica, per quanto possibile. Nessuna frase fatta, se non per descrivere una verità. Nessuno tentativo di toccare i cuori, anche se il rischio esiste.

Sergio se ne è andato, in silenzio. Come del resto in silenzio ha condotto gran parte della sua attività politica ed amministrativa: un silenzio di educazione, di buon senso, di partecipazione attiva e passionale ma sempre con grande umiltà e senso del dovere.

E così, senza rileggere a nessuno gli aneddoti di vita che mi legano a Sergio, anche perché credo che molti di voi ne abbiano a decine, mi limito a ripensare al vice di Bobbio con raro e vero affetto.

Quell’espressione del viso sempre sorridente e disponibile, quell’entusiasmo che spesso non vedi più nemmeno in ragazzi di vent’anni, quell’inguaribile ottimismo che mi spronava a provarci ogni volta come se fosse la prima volta.

Con Sergio ho fatto grandi cose: i progetti europei per San Colombano, i percorsi culturali e turistici dall’Irlanda all’Italia passando per la Francia, le faticose e non sempre generose campagne elettorali a Piacenza (per Passoni, per Bergamaschi, per Maccagni, per Guidotti, per Foti, per Squeri).

Ma, soprattutto, porterò sempre con me quella genuina predisposizione di Sergio ad essere amico vero dei giovani, delle nuove generazioni, che seguiva politicamente ed umanamente con spirito di squadra. Lui credeva nei giovani e per noi si è sempre speso. Anche a rischio di rimetterci in prima persona.

Basta così. Tanto, un giorno, ne sono sicurissimo, ci si rivedrà.

Ciao Sergione! Ciao.

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