Una discarica abusiva inquina la foce del Trebbia

Perché non rispolverare la gogna per certi tipi di reato?

Sotto il ponte che collega la città di Piacenza a San Nicolò, a pochi metri dal punto in cui le acque del fiume Trebbia terminano la loro corsa per confluire nel Po, esiste un non-luogo dove è sorta una vera e propria discarica abusiva sotto gli occhi di tutti.

A due passi dal greto del nostro fiume, lo stesso in cui amiamo fare il bagno d’estate, e lungo le cui sponde i piacentini trascorrono tanti piacevoli momenti di relax, qualcuno si è sentito libero di gettare rifiuti pericolosi, lastre di eternit, bombole di gas, canestri e tubi di plastica…

E’ bastato che qualcuno togliesse una sbarra metallica che inibiva l’accesso all’argine da via Foppiani (la strada che passa sotto all’ultimo tartto di via Einaudi) perchè si scatenassero gli istinti incivili di qualche inquinatore. Nella speranza che la Polizia riesca a risalire ai responsabili di questo scempio, che manca di rispetto non solo al nostro fiume, ma anche alla collettività che abita lungo le sue sponde, mi torna in mente la simpatica pratica della gogna con cui si esponevano alla berlina certi condannati.

Avrei in mente qualche cura medievale (parafrasando Pulp Fiction) per certa gente…

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