Rotary e Allegri a villa sant’Angelo. Il sindaco del paese ”17 vittime, ora voglia di rialzarci”

Questa sera la consegna dai rotary piacentini di 10 mila euro. Per la provincia presente Allegri

A un anno e due mesi dal sisma d’Abruzzo non si arresta la gara di solidarietà per le popolazioni terremotate. È partita questa mattina da Fiorenzuola la comitiva rotariano-istituzionale (vista la presenza anche dell’assessore Davide Allegri, in rappresentanza della Provincia) alla volta dei luoghi del disastro del 6 aprile 2009. Accolti dal sindaco di villa Sant’Angelo, PierLuigi Biondi, questa sera i soci dell’organizzazione consegneranno direttamente nelle mani del primo cittadino la somma di 10mila euro destinata al presidio sanitario locale.

L’iniziativa è del presidente del Rotary Fiorenzuola Werner Argellati, nel trentennale della fondazione della "sezione", ed è stata accolta di buon grado dagli altri clubs del piacentino: Farnese, Sant’Antonino (in testa Luca Grassini), Piacenza, Valli Nure e Trebbia, Valtidone, presente oggi al seguito del presidente Lorenza Dordoni. «Anche quest’anno abbiamo voluto dare seguito – spiega Argellati – a un’iniziativa partita l’anno scorso per volontà del past president Stefano Pavesi. Per il trentennale dalla nostra fondazione l’idea era fare qualcosa che lasciasse il segno, ma che nello stesso tempo fosse in continuità con l’impegno profuso fino ad oggi a favore delle popolazioni terremotate. Anche i nostri giovani del RotarAct hanno fatto tanto: l’anno scorso hanno consegnato personalmente al campo di villa Sant’Angelo un carico di acqua».

«E’ l’ennesimo gesto di solidarietà della Regione Emilia Romagna – ha sottolineato il sindaco Biondi – la cui agenzia di protezione civile ha curato l’allestimento delle tendopoli, il conforto e l’assistenza della popolazione colpita dal sisma. Qui a villa Sant’Angelo siamo ancora segnati dalla tragedia che ha portato 17 vittime su un paese di 450 abitanti (la percentuale più alta di tutto il cratere sismico). Ma c’è anche fiducia e tanta voglia di risollevarsi. La nostra comunità ha il desiderio di riappropriarsi della propria vita e dei luoghi del proprio paese. La paura? È un fenomeno che diminuisce col tempo, ma la terra non ci lascia tranquilli. Ogni tanto ci fa sentire chi comanda e ci dà segnali di un’attività sismica ancora in corso».

Centro storico inagibile, palazzi crollati. La parrocchiale di San Michele esibisce sul campanile ridotto a brandelli i segni della tragedia: l’orologio segna ancora le 3.45, più o meno l’ora in cui la terra ha incominciato a tremare il 6 giugno dell’anno scorso. «La macchina dei soccorsi – commenta Biondi – è stata eccellente: l’agenzia di protezione civile dell’Emilia Romagna, con tantissimi volontari arrivati a Villa Sant’Angelo ci ha dato la possibilità, già dalla sera del 7, di mangiare in una struttura e di disporre delle tende per il pernottamento. Abbiamo assistito a incredibili prove di solidarietà. Siamo stati trattati, gestiti, accolti e assistiti nel migliore dei modi. Positivo anche il giudizio sul lavoro messo in campo dal Governo. Sono state realizzate case per circa 35mila persone. Ora la prova dei fatti dell’impegno sarà data dalla fase di ricostruzione»

«Con questo gesto – spiega Allegri – viene aggiunto un nuovo tassello ai tanti segni di vicinanza forniti dal nostro territorio alle popolazioni terremotate. L’occasione ci fornisce anche la possibilità di verificare quanto fatto finora e il lavoro di grande qualità messo in campo dalla nostra protezione civile. Abbiamo visto case nuove costruite in soli sei mesi, tende allestite a tempo di record a poche ore dalla tragedia. Mi piace ricordare l’eccellenza dei nostri volontari e il grande apporto che hanno dato alla macchina dei soccorsi». E, a proposito di volontari, il coordinatore del gruppo, Leonardo Dentoni, ancora una volta sui luoghi del disastro, ricorda che «in più occasioni da altri campi decine di persone sono venute a farci visita sia per il livello di accoglienza che sapevamo offrire, sia per l’ottima cucina offerta dai nostri cuochi».

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