Isabelle Geffroy in arte Zaz. L’erede di Edith Piaf conquista l’Europa

La sua ”Je Veux” è un tormentone. L’album mescola canzoni in stile anni ’60 e ’70, l’R’n’B e lo swing

L’irresistibile kazoo con cui apre la sua “Je Veux” è un biglietto da visita interessante. La sua voce particolare, melodica e graffiante non passa inosservata. Già al primo ascolto ci si rende conto di avere a che fare con qualcosa di esplosivo.

Parliamo di Isabelle Geffroy, in arte Zaz, da molti definita l’erede spirituale di Edith Piaf, una cantante francese di 30 anni che sta conquistando tutta l’Europa con il suo disco d’esordio.

Nata nella bellissima Tours, Zaz ha studiato solfeggio e violino, suona il pianoforte e ha fatto la gavetta nei Cabaret. A vent’anni ha vinto una borsa di studio per una prestigiosa scuola di Bordeaux e si è gettata anima e corpo nella musica.

Isabelle colpisce anche per il suo look “romantic punk”, una miscela di colori che rispecchiano il suo stile, contaminato da jazz, blues e swing, con radici forti nella musica tradizionale e negli stili più comuni degli anni ’60 e ’70. Nel suo album di esordio dal titolo “Zaz” spiccano brani come “Eblouie par la nuit”, forse il migliore per l’intensità dell’interpretazione, “Prends garde à ta langue”, una irresistibile ballata swing, “Ni oui Ni non”, dalle sonorità decisamente retrò, e la malinconica “Dans ma rue”.

Zaz suonerà in Italia i primi di dicembre. Con la sua band si esibirà a Milano ai Magazzini Generali.

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