Gli ultimi due schiaffi di Reggi a Piacenza

Dal personale al tessuto economico, i danni di un’amministrazione poco attenta

Come denunciato ieri in Consiglio Comunale in sede di comunicazioni vogliamo intervenire per esprimere il nostro commento in ordine agli ultimi due schiaffi che il sindaco Reggi ha inferto alla nostra città. Il primo è sicuramente più grave perchè tocca vicende umane e diritti sacrosanti: ci riferiamo alla vicenda che ha visto come vittime i lavoratori di urp-informagiovani-informasociale-centralino -Iat il secondo riguarda la ridicola se non fosse drammatica per il danno che rischia di produrre alla vita del centro, vicenda di Eataly.

In primis, per chi non avesse seguito il caso, l’amministrazione si è ben guardata dall’ offrire una direzione politica nella realizzazione del bando della gara per l’appalto in scadenza dei servizi informativi. Non si è tenuto conto che si stava affidando un servizio nel quale operano 18 persone da diversi anni e non un gara al ribasso per asfaltare una strada. Paradosso aggravante, come al solito, tra squilli di trombe e rulli di tamburi, l’amministrazione si era fregiata in passato dei loro meriti per gli elevati standard di servizio raggiunti ed oggi sino all’ultimo, queste stesse persone potevano rimanere a casa da un momento all’altro o dovevano chinare la testa e accettare un contratto umiliante per non perdere il posto, senza che dal Sindaco di Piacenza si fosse levata una sola voce.

Per fortuna grazie ad una seduta d’urgenza della commissione una richiesta da num.7 consiglieri di maggioranza e opposizione si è offerta grande visibilità alle lavoratrici e si sono approfondite le questioni vessatorie che il sindacalista Giuliano Zuavi, al quale esprimiamo la nostra gratitudine per il lavoro svolto, ha esposto con chiarezza. Da ciò ne è nata una fibrillazione che ha costretto sindaco e giunta, sempre desolatamente assenti quando si è affrontato l’argomento, a fare qualcosa.

In Consiglio ieri ho ironicamente "ringraziato sommessamente" il sindaco per le num. 2 telefonate effettuate. Siamo certi però che l’accordo raggiunto non sia stata per nessuno una vittoria, si è riusciti a limitare i danni e solo, e sottolineo, solo grazie alla grande unità delle lavoratrici interessate e alla loro dignità nel rifiutare contratti capestro, hanno ottenuto il minimo di rispetto. Per queste lavoratrici e collaboratori del Comune di Piacenza avanzo un plauso pubblico come cittadino fruitore di servizi e come consigliere perchè questi medesimi servizi sono indispensabili per il funzionamento della macchina comunale.

Un ordine del giorno redatto dalla collega Calciati e sottoscritto dai membri della commissione consiliare ha messo in evidenza come in sede di commissione di valutazione dell’appalto la cooperativa vincitrice, e ringrazio la collega perchè stranamente questo documento non era mai emerso, si era impegnata a mantenere i livelli retributivi. Anche il collega Fiazza sempre del Pd ha evidenziato come per un una volta maggioranza e opposizione abbiano lavorato insieme e che effettivamente bisognava muoversi prima e meglio soprattutto in quanto amministrazione di centrosinistra che dovrebbe essere più vicina ai lavoratori.

Di tutto ciò che è avvenuto però la cosa più triste, l’affermazione più oscena è proprio quella del Sindaco che oltre a evitare battute alle lavoratrice sul suo imminente calo di stipendio del 7% non può permettersi di dire che anche da parte di alcuni consiglieri della sua maggioranza si è speculato politicamente senza conoscere le cose: questa volta doveva proprio tacere , sarebbe stato più dignitoso

Sul caso di Eataly riscopriamo invece un sindaco a cui piace esternare e prendere posizione, posizioni di petto che guarda caso tutela un progetto a Lui molto, molto caro: scopriamo che la foglia di fico di questo nuovo centro commerciale alimentare con parcheggio annesso a due passi dal centro, foglia di fico rappresentata dall’elevata percentuale di prodotti piacentini, è caduta. Crollata anche la percentuale della presenza piacentina sui banchi dal 60% a circa il 15%: ci domandiamo a chi possa giovare tutto ciò. Non certo al centro di Piacenza, non certo al tessuto economico della città, ai negozianti meno che meno a chi secondo voi? A chi?

Il Capogruppo Piacenza Libera!
Stefano Frontini

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Come denunciato ieri in Consiglio Comunale in sede di comunicazioni vogliamo intervenire per esprimere il nostro commento in ordine agli ultimi due schiaffi che il sindaco Reggi ha inferto alla nostra città. Il primo è sicuramente più grave perchè tocca vicende umane e diritti sacrosanti: ci riferiamo alla vicenda che ha visto come vittime i lavoratori di urp-informagiovani-informasociale-centralino -Iat il secondo riguarda la ridicola se non fosse drammatica per il danno che rischia di produrre alla vita del centro, vicenda di Eataly.

In primis, per chi non avesse seguito il caso, l’amministrazione si è ben guardata dall’ offrire una direzione politica nella realizzazione del bando della gara per l’appalto in scadenza dei servizi informativi. Non si è tenuto conto che si stava affidando un servizio nel quale operano 18 persone da diversi anni e non un gara al ribasso per asfaltare una strada. Paradosso aggravante, come al solito, tra squilli di trombe e rulli di tamburi, l’amministrazione si era fregiata in passato dei loro meriti per gli elevati standard di servizio raggiunti ed oggi sino all’ultimo, queste stesse persone potevano rimanere a casa da un momento all’altro o dovevano chinare la testa e accettare un contratto umiliante per non perdere il posto, senza che dal Sindaco di Piacenza si fosse levata una sola voce.

Per fortuna grazie ad una seduta d’urgenza della commissione una richiesta da num.7 consiglieri di maggioranza e opposizione si è offerta grande visibilità alle lavoratrici e si sono approfondite le questioni vessatorie che il sindacalista Giuliano Zuavi, al quale esprimiamo la nostra gratitudine per il lavoro svolto, ha esposto con chiarezza. Da ciò ne è nata una fibrillazione che ha costretto sindaco e giunta, sempre desolatamente assenti quando si è affrontato l’argomento, a fare qualcosa.

In Consiglio ieri ho ironicamente "ringraziato sommessamente" il sindaco per le num. 2 telefonate effettuate. Siamo certi però che l’accordo raggiunto non sia stata per nessuno una vittoria, si è riusciti a limitare i danni e solo, e sottolineo, solo grazie alla grande unità delle lavoratrici interessate e alla loro dignità nel rifiutare contratti capestro, hanno ottenuto il minimo di rispetto. Per queste lavoratrici e collaboratori del Comune di Piacenza avanzo un plauso pubblico come cittadino fruitore di servizi e come consigliere perchè questi medesimi servizi sono indispensabili per il funzionamento della macchina comunale.

Un ordine del giorno redatto dalla collega Calciati e sottoscritto dai membri della commissione consiliare ha messo in evidenza come in sede di commissione di valutazione dell’appalto la cooperativa vincitrice, e ringrazio la collega perchè stranamente questo documento non era mai emerso, si era impegnata a mantenere i livelli retributivi. Anche il collega Fiazza sempre del Pd ha evidenziato come per un una volta maggioranza e opposizione abbiano lavorato insieme e che effettivamente bisognava muoversi prima e meglio soprattutto in quanto amministrazione di centrosinistra che dovrebbe essere più vicina ai lavoratori.

Di tutto ciò che è avvenuto però la cosa più triste, l’affermazione più oscena è proprio quella del Sindaco che oltre a evitare battute alle lavoratrice sul suo imminente calo di stipendio del 7% non può permettersi di dire che anche da parte di alcuni consiglieri della sua maggioranza si è speculato politicamente senza conoscere le cose: questa volta doveva proprio tacere , sarebbe stato più dignitoso

Sul caso di Eataly riscopriamo invece un sindaco a cui piace esternare e prendere posizione, posizioni di petto che guarda caso tutela un progetto a Lui molto, molto caro: scopriamo che la foglia di fico di questo nuovo centro commerciale alimentare con parcheggio annesso a due passi dal centro, foglia di fico rappresentata dall’elevata percentuale di prodotti piacentini, è caduta. Crollata anche la percentuale della presenza piacentina sui banchi dal 60% a circa il 15%: ci domandiamo a chi possa giovare tutto ciò. Non certo al centro di Piacenza, non certo al tessuto economico della città, ai negozianti meno che meno a chi secondo voi? A chi?

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