San Lorenzo fa gli straordinari: stelle cadenti Sabato 8 ottobre.

Secondo le previsioni potrebbe essere il fenomeno più intenso degli ultimi 25 anni.

Quest’anno tutti quelli che non hanno fatto in tempo a esprimere il proprio desiderio la notte del 10 agosto avranno una seconda possibilità. I primi di ottobre, infatti, la terra periodicamente incontra uno sciame meteorico conosciuto col nome di draconidi (poiché il punto da cui sembrano avere origine risiede nella costellazione del drago).
Il fenomeno generalmente è piuttosto debole, e difficilmente osservabile, anche a causa delle condizioni meteo meno favorevoli rispetto alle limpide sere di agosto. Quest’anno tuttavia, alcune previsioni indicano che lo spettacolo potrebbe manifestarsi con particolare intensità: fino all’avvistamento di una meteora al minuto, anche se non tutti gli scienziati concordano con queste stime.

Il fenomeno è causato dal passaggio della terra in una zona densa di detriti (costituiti principalmente da polveri e gas) rilasciati dalla cometa Giacobini-Zinner. Al contatto con l’atmosfera terrestre questi detriti si incendiano dando luogo allo spettacolo delle stelle cadenti.

Il momento più favorevole per assistere allo spettcaolo sarà nella sera di sabato 8 ottobre, tra le 18 e le 23 ora italiana. Tempo permettendo, Piacenza sarà un ottimo punto di osservazione, dalle prime ore del crepuscolo bisognerà guardare verso nord ovest a un’altezza di circa 60 gradi sull’orizzonte. Con l’avanzare della sera il fenomeno si farà più intenso e la quota si abbasserà, fino al momento di picco, atteso per le 22 a circa 40 gradi.
Va detto che la luce della luna, quasi piena, potrebbe disturbare l’osservazione.

I romantici non saranno gli unici interessati all’evento, gli scienziati potranno raccogliere informazioni preziose sul moto dei meteoriti, poichè le draconidi viaggiano a velocità più contentute rispetto agli altri sciami (seppure elevatissime circa 20 km/s). I tecnici della NASA dal canto loro lanciano l’allarme: il suggestivo evento potrebbe, infatti, costiuire un pericolo per i satelliti in orbita attorno alla terra. Seppure la dimensione dei frammenti sia davvero contenuta (poco piu grandi di un granello di sabbia) i micro impatti con i sofisticatissimi strumenti dei satelliti potrebbe causare danni. Nessun pericolo invece a livello del suolo terrestre.

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