Berlusconi si è dimesso per senso di responsabilità. E Fini?

”Mi dimetterò un minuto dopo Berlusconi”, aveva dichiarato. Ma resta saldo in poltrona

In un videomessaggio Silvio Berlusconi ha spiegato di essersi dimesso ”per senso di responsabilita’ e dello Stato, per evitare all’Italia un nuovo attacco della speculazione e senza mai essere stato sfiduciato dalla Camera e dal Senato dove c’e’ la maggioranza”’. “Qualunque sia il prossimo governo nessuno potra’ portarci via la nostra sovranita’ e la nostra autonomia nelle decisioni”, ha aggiunto il Cavaliere, commentando: “E’ triste vedere che un gesto generoso e responsabile viene accolto con fischi e insulti”. “A quanti hanno esultato per quella che definiscono la mia uscita di scena, voglio dire con grande chiarezza che da domani raddoppiero’ il mio impegno in Parlamento e nelle Istituzioni per rinnovare l’Italia. Non mi attendo riconoscimenti ma non mi arrendero’ finche’ saremo riusciti a modernizzare l’Italia, riformando la sua architettura istituzionale, il suo sistema giudiziario, il suo regime fiscale”.

E Gianfranco Fini? L’ex alleato storico di Berlusconi, diventato eroe della sinistra dopo averlo “tradito”, aveva dichiarato: “mi dimetterò da Presidente della Camera un minuto dopo che la avrà fatto Berlusconi”. Di minuti ne sono già passati parecchi, ma la poltrona è ancora occupata e il Pdl chiede coerenza.

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