Revisione di un mondo alieno: Cancri 55 E non è il pianeta più denso e arido del cosmo

Nuovi dati raccolti dagli scienziati della NASA rivelano un pianeta più strano e più umido del previsto

Il pianeta è stato scoperto nel 2004, e si ipotizzava che fosse un vero e proprio inferno roccioso.
La sua orbita è 26 volte più vicina alla sua stella di quanto non lo sia Mercurio al Sole, questo fa si che la sua temperatura superficiale sia stimata superiore ai 1750 gradi (per avere un’idea l’acciaio si troverebbe allo stato liquido a quelle temperature, mentre lo zinco addirittura allo stato di vapore).

Con queste premesse gli scienziati avevano ipotizzato un mondo estremamente arido, ma nuove osservazioni condotte con l’ausilio del telescopio Spitzer suggeriscono che il pianeta possa essere più umido di quanto precedentemente ipotizzato.
Secondo queste nuove misurazione Cancri 55E ha una massa 7,8 volte maggiore rispetto alla Terra e un raggio di poco più di due volte del nostro pianeta.

La vera sorpresa arriva, però, dalla composizione chimica: sembra infatti che il pianeta sia formato per almeno un quinto di elementi e composti leggeri, compresa l’acqua. Dato l’intenso calore e l’alta pressione presenti su questo mondo, i materiali probabilmente esistono in uno stato fluido “supercritico”.

Un fluido supercritico è uno stato della materia che si presenta ad altissime temperature ed altissime pressioni, spesso è descritto come uno stato intermedio tra liquido e gas. Elementi in questo stato sono dei solventi straordiari. L’acqua diventa un fluido supercritico all’interno di alcune turbine e finisce per “scioglierne” le pale. L’anidride carbonica supercritica è usata per rimuovere la caffeina dai chicchi di caffè, oltre che per pulire gli abiti a secco. Gli elementi in questo stato possono sfuggire alla gravità del pianeta.

Probabilmente, saranno necessarie delle rivisitazioni alla teoria di formazione planetaria per spiegare la storia passata di Cancri 55E. Secondo i modelli attuali, infatti, non potrebbe essersi formato così vicino al suo sole, quindi potrebbe essersi originato altrove e poi essere migrato nella posizione attuale, altrimenti non avrebbe potuto mantenere una atmosfera gassosa così spessa. Durante la migrazione il pianeta potrebbe aver perso molta della sua atmosfera originaria.
Sembra proprio, comunque, che Cancri 55E si trovi in una vera e propria spirale della morte e che presto sarà divorato dalla sua stella, per ora comunque è ancora possibile studiarlo e conoscerlo meglio.

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