Omofobia. L’Arcigay di Piacenza invita al dialogo i candidati alle primarie

Francesco Cacciatore, Paolo Dosi e Luigi Rabuffi scrivono ai ragazzi de L’A.T.OMO.

Ciao a tutti e ciao a tutte. Se siete cittadini e cittadine di Piacenza dovreste sapere che il 5 febbraio si terranno le primarie del centro sinistra, e quindi i cittadini di Piacenza saranno chiamati ad esprimersi su chi vorranno come rappresentante del centro sinistra alle elezioni comunali che si terranno quest’anno. Siccome noi pensiamo che esercitare un diritto di voto consapevole sia un’opportunità importante anche per la cittadinanza omosessuale e transessuale di Piacenza, in data 16 gennaio abbiamo rivolto ai candidati in corsa una lettera aperta, nella quale abbiamo chiesto quale sarebbe stata la loro posizione nei riguardi della MOZIONE CONTRO L’OMOFOBIA, che è stata votata in Consiglio Comunale lo scorso 16 maggio. Se non sapete di cosa stiamo parlando potete CLICCARE QUI. Finora ci sono pervenute tre risposte, e nella speranza che i ritardatari si facciano vivi al più presto pubblichiamo qui di seguito le risposte che ci sono arrivate finora, in ordine di arrivo.

Il primo a rispondere è stato Luigi Rabuffi, con una risposta molto cordiale e partecipata.

Carissimi,
ho deciso di candidarmi alle primarie del centro-sinistra per poter offrire a Piacenza, da Sindaco, il mio piccolo contributo affinché ogni nostro concittadino possa vivere accanto e insieme agli altri. Nella pienezza e nella serenità del proprio essere, della propria libertà, dei propri sentimenti. In una Piacenza inclusiva e solidale.
Sono fortemente convinto che ogni battaglia di civiltà deve essere combattuta a prescindere dai rapporti di forza e dal comune sentire. Deve essere combattuta e basta!
E’ così che ogni società ha saputo conquistare i più importanti successi sociali. Ed è così che noi dobbiamo fare.
Aggiungo che nella mia avventura elettorale sono sostenuto dagli amici e compagni della Federazione della Sinistra (Rifondazione, Comunisti Italiani, Lavoro e Solidarietà, Socialismo 2000) e credo pertanto di poter affermare che la reciproca fiducia che ci siamo accordati (sono iscritto a Rifondazione ed alla CGIL) rappresenti una garanzia assoluta per quanto riguarda il tema dei diritti.
Soprattutto a favore dei più deboli.
Per questi motivi potete pienamente contare su di me.
E in quel “pienamente” ci sta ogni azione, ogni provvedimento, ogni iniziativa che permetta di superare i tanti assurdi ostacoli che spesso intralciano il percorso della coesione sociale e del pieno riconoscimento dei diritti.
Nel mio programma non ci sono “ultimi” né “primi”.
Nel mio programma c’è solo il desiderio di vivere tutti insieme, fianco a fianco, col sorriso sulla labbra.
Grazie quindi per l’attenzione che mi avete dedicato.
Contate su di me.

Luigi Rabuffi

Poi è arrivata la risposta di Paolo Dosi, decisamente sintetica.

Con riferimento alla vostra lettera aperta vi confermo la mia disponibilità a sottoscrivere la mozione di cui all’oggetto.
Cordialmente.
Paolo Dosi

Infine – per ora – è arrivato Francesco Cacciatore, che ha voluto rispondere in maniera molto articolata e competente.

Care amiche e cari amici,
conosco bene la mozione che avete allegato perché i promotori sono colleghi amministratori oltre che di partito, ed alcuni sono miei compagni di viaggio proprio in questa esperienza delle Primarie. È vero: purtroppo l’Italia resta un Paese che non ha ancora una legge sull’omofobia.

Come ha anche scritto l’economista Irene Tinagli, una società in grado di accettare le diversità è una società che sa motivare e gratificare i propri cittadini, che sa guadagnarsi il loro rispetto e la loro partecipazione sociale, civile ed economica. Lo sviluppo economico e sociale di un paese passa anche e soprattutto attraverso il riconoscimento dei diritti, delle scelte e delle libertà individuali.

Non credo infatti sia un caso che nei Paesi soprattutto nord europei, ad altissimi livelli di rispetto e di apertura verso le diversità e l’omosessualità corrispondono alti livelli di innovazione, sviluppo e competitività economica. Ma qui siamo in Italia e, non dimentichiamolo, dobbiamo fare ancora importanti passi in questa direzione. E penso che per raggiungere un risultato dobbiamo fare un passo alla volta, a partire dall’informazione e dalla sensibilizzazione su tematiche delicate ma importanti come queste. Perché credo che l’unica vera forza per un cambiamento reale sia proprio la conoscenza.

Anche Piacenza, purtroppo, non è immune da episodi che hanno visto come vittime giovani omosessuali, i quali hanno preferito non esporre denuncia alle autorità competenti ma scelto di cambiare città. Per un amministratore perdere un cittadino è sempre una sconfitta, qualunque sia il motivo: sia perché manca il lavoro sia, ancor più grave, perché vittima di discriminazioni.

Quindi, come dicevo, credo sia fondamentale intervenire promuovendo campagne di sensibilizzazione per il superamento delle discriminazioni basate sull’orientamento sessuale e sull’identità di genere, rivolte soprattutto agli istituti scolastici e coinvolgendo le associazioni impegnate su questi temi in città.

Come ho già ribadito più volte nel corso della mia campagna per le Primarie, ritengo che la sussidiarietà non debba essere predicata o utilizzata come slogan privo di significato, ma debba essere praticata e applicata in concreto come modalità di rapporto fra le istituzioni, le associazioni e i cittadini. Pertanto il coinvolgimento della vostra Associazione, che da sempre è punto di riferimento per queste tematiche, sarà fondamentale in questo percorso, cercando di trovare anche una soluzione logistica per le vostre attività.

Inoltre, vorrei arrivare a concretizzare l’adesione del nostro Comune alla Rete delle Amministrazioni per il superamento delle discriminazioni basate sull’orientamento sessuale e sull’identità di genere (READY). Un primo passo, una scelta che spero possa essere utile a superare il dualismo normalità/diversità e spostare l’attenzione sul concetto di persona.

Grazie per l’attenzione e mi scuso per il ritardo della risposta. Il tempo che ho è poco ma la volontà di rispondere direttamente alle numerose sollecitazioni che quotidianamente arrivano è tanta… e anche qui ci vuole un po’ di pazienza!

Intanto in bocca al lupo per le vostre iniziative,

Francesco Cacciatore

Ovviamente invitiamo i candidati che non hanno ancora risposto a prendere la parola, visto che manca ancora qualche giorno alle primarie e saremo felici di dargli spazio. Intanto ringraziamo i tre candidati che ci hanno riservato un po’ del loro prezioso tempo in queste concitate giornate.
Restiamo in attesa…

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