Piacenza. Detenuto tenta il suicidio impiccandosi, un agente lo salva

Si presume che il detenuto di origini marocchine abbia compiuto il gesto a seguito di una brutta notizia

Carcere delle Novate – Ore 14.30 del 22.02.2012 un agente fa scattare l’allarme. Si tratta del tentato suicidio di un detenuto di origine maghrebina, nel carcere di massima sicurezza di Piacenza. Spiega – in una nota – il segretario generale del Sappe, Giovanni Battista Durante: “L’uomo, utilizzando le lenzuola, si è impiccato alle sbarre della finestra ma un agente, accortosi subito del gesto, ha aperto la stanza, è entrato e lo ha sollevato sulle spalle. Fortunatamente, in quel momento c’erano anche altri due detenuti nei pressi della cella che hanno aiutato l’agente”. L’uomo è stato poi adagiato a terra e sottoposto immediatamente alle cure del medico, chiamato tempestivamente.
“Ricordiamo – continua Durante – che sono più di mille i detenuti che gli agenti riescono a salvare ogni anno, nonostante le grandi difficoltà operative dovute alla carenza di personale e al sovraffolamento. Chiediamo che all’agente vengano adeguatamente riconosciute, attraverso la lode o altra ricompensa, le grandi doti umane e professionali dimostrate in quest’occasione”.
Abbiamo di fatti appreso dal comunicato stampa dell’UGL Polizia Penitenziaria, che dal 2000 i suicidi terminati con “successo”, per quanto riguarda i detenuti, sono stati 702, più quelli del personale; dove nelle ultime 48 ore due agenti si sono tolti la vita.
Un vero e proprio bollettino di guerra , scrive il Sindacato. In Italia non esiste la pena di morte ma, si muore di pena, conclude la nota l’UGL PP.

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