Scandalo Lega Nord. Bossi si scusa per i figli. Il Trota si dimette. Rosy Mauro non molla

La vice presidente del Senato: ”non vedo perché dovrei dimettermi”. Maroni: ”Ci penserà la Lega a dimetterla”

La bufera che ha travolto la Lega Nord non si calma. Dal palco dell’orgoglio leghista di Bergamo Bossi e Maroni hanno invitato il popolo padano alla coesione, ma il tema delle mancate dimissioni di Rosy Mauro ha tenuto banco sui media. “Non vedo perché dovrei dimettermi” ha dichiarato su tutti i giornali Rosi Mauro, la ‘pasionaria’ padana dai natali pugliesi, “non ho mai preso un euro”. Nonostante le esplicite richieste del partito e soprattutto di Umberto Bossi, la Mauro si è rifiutata di lasciare – per opportunità politica – lo scranno di vicepresidente del Senato. “Non mi dimetto. Ho tutti gli elementi per difendermi e lo farò anche nell’Aula del Senato. Ho parlato con Bossi e la Dal Lago. Mi dicono che per opportunità politica dovrei dimettermi. Ma per la prima volta ho detto no a Bossi”.
Intanto sono arrivate le dimissioni di Renzo Bossi, il Trota, mentre il papù Umberto si è scusato con i suoi: “ho sbagliato con i miei figli, mi piange il cuore: dovevo mandarli lontani, farli studiare lontano come ha fatto Berlusconi. Io ho invece fatto un errore. I parenti di primo e secondo grado non devono più lavorare nella Lega”.

Durissimo l’intervento di Maroni che assume il ruolo di Salvatore della Lega. “La Padania non mai stata minacciata come in questo momento, minacciata dalla crisi economica, da un governo che tenta di distruggere il nostro tessuto sociale, da un’Europa che vuole rubarci le nostre cose e i nostri soldi, difesi dai nostri sindaci, guerrieri del territori”. E ancora: “Giovedì è previsto un Consiglio federale ed è prevista l’espulsione di Belsito. Bossi ha chiesto un gesto di dignità anche a Rosy Mauro, chiedendole le dimissioni che lei ha negato (…) Se lei non si è dimessa, ci penserà la Lega a dimetterla”. “La Lega deve essere in grande salute e in grande forma e se Umberto Bossi si ricandiderà segretario io lo voterò”, ha aggiunto Maroni, “per una Lega onesta e trasparente. Risorgeremo, con un sogno nel cuore: quello di diventare alle prossime elezioni politiche il primo partito della Padania”.

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