L’uomo si è impiccato nella cabina del suo Tir per paura di perdere le quote della società
La crisi fa un’altra vittima. Gianni Merlo, 52 anni, di Volpago del Montello, in provincia di Treviso, si è suicidato impiccandosi all’interno della cabina del suo Tir. L’imprenditore temeva di essere estromesso dalla ditta di cui era socio e quindi, dopo aver parcheggiato il suo mezzo nel piazzale del cimitero di Falzè di Trevignano, ha compiuto l’estremo gesto. Il corpo di Merlo è stato trovato dalla compagna e da uno dei suoi quattro figli.
L’uomo con altri soci gestiva da ormai dieci anni la Meros, una ditta specializzata nella realizzazione di stand fieristici. Secondo quanto riferisce il quotidiano veneto ‘Il Gazzettino’, l’imprenditore era stato convocato lunedì scorso nello studio di un commercialista per una riunione dei soci. Merlo sarebbe uscito sconvolto dall’incontro, sia per il rischio di perdere la sua quota nella società che per un buco di decine di migliaia di euro nel bilancio. Si sarebbe quindi recato da un amico per consegnargli documenti da inviare ad uno studio legale di Treviso. Purtroppo l’uomo non ha retto alla possibilità di ulteriori sviluppi negativi, e ha deciso di farla finita.