Time. In copertina la giovane afghana sfigurata dai talebani

Aisha, che da un paio d’anni vive negli Stati Uniti, rinasce grazie ad una protesi

I talebani le tagliarono il naso e le orecchie come punizione per aver rifiutato un matrimonio combinato. Ora il calvario di Aisha Mohammadzai sembra finito. La 18enne afghana, arrivata negli Stati Uniti nel 2010 grazie ad un’associazione benefica, è stata sottoposta ad una serie di operazioni chirurgiche in una struttura medica americana. Atterrata senza conoscere una sola parola di inglese, la ragazza ha continui sbalzi d’umore, conseguenti ai traumi psicologici, conseguenti a quelli fisici.
Il tabloid britannico Daily Mail ha ricordato la sua storia. 12enne, il padre la costrinse a sposare un combattente talebano per pagare un debito. Quando tentò di fuggire in seguito agli abusi e alle violenze dell’uomo, Aisha venne brutalmente deturpata. Questa la sua testimonianza: “Ho aperto gli occhi e non riuscivo neanche a vedere a causa di tutto il sangue”. I dottori che l’hanno avuta in cura raccontano: “Aisha si ricorda di quella schiavitù ogni volta che si guarda nello specchio. Ma ci sono ancora volte in cui ride. E in quel momento si vede il suo spirito adolescente di una vita di ingiustizie”.

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