Il tweet incriminato: ”Paura del #terremoto? Molliamo tutto e scappiamo a Santo Domingo!”
Peggio di Stefano Venturi, il segretario leghista di un paese del Bresciano che in occasione della scossa dello scorso 20 maggio aveva twittato: “Terremoto nel Nord Italia… Ci scusiamo per i disagi, ma la Padania si sta staccando. (La prossima volta faremo piu’ piano)”, era obiettivamente difficile fare. A Groupalia, la compagnia online che offre sconti sottoforma di coupon, l’impresa è riuscita ieri mattina con il seguente tweet: “Paura del #terremoto? Molliamo tutto e scappiamo a Santo Domingo!”, con annesso link all’offerta.
Tutto questo proprio nel momento in cui l’hastag terremoto (#terremoto) raccoglieva decine di tweet al secondo con i continui aggiornamenti sul sisma. In pochi minuti GroupaliaIT è diventato uno degli argomenti più popolari di discussione sul social network, e non certo per la meta esotica proposta. Un errore doppiamente grave: prima di tutto perchè Twitter in quel momento era la principale fonte di informazioni utili sul terremoto; in secondo luogo perchè sfruttare l’hashtag più tragicamente popolare del momento per fini commerciali, oltre che eticamente scorretto e controproducente, è un’azione molto grave. L’azienda ha prontamente cancellato l’improvvido cinguettio, che gli utenti avevano però già provveduto a diffondere sul social network. Le scuse di Andrea Gualtieri, Country Manager per l’Italia, sono una fragile toppa su una reputazione ormai irrimediabilmente compromessa?