Il ciclista americano getta la spugna: non si oppora’ alle accuse dell’agenzia anti-doping
NEW YORK – L’agenzia americana anti-doping “Usada” ha aperto una procedura formale nei confronti del ciclista Lance Armstrong nel giugno scorso, depositando una documentazione di 15 pagine in cui spiegava di essere in possesso di prove schiaccianti contro il sette volte campione del Tour De France. ”Arriva un momento nella vita di ogni uomo in cui si deve dire: quando e’ troppo, e’ troppo. Per me questo momento e’ ora”. Ad affermarlo è Armstrong che ha dichiarato di non volersi opporre alle accuse dell’Usada. “Ho affrontato,” ha continuato lo sportivo, “le accuse di aver tradito e di aver avuto un vantaggio ingiusto nel vincere i miei sette Tour dal 1999”.
Armstrong si è scagliato contro il numero uno dell’agenzia anti-doping, Travis Tygart: ”Negli ultimi tre anni sono stato soggetto di due indagini penali federali in seguito alla caccia alle streghe di Travis Tygart”, ha spiegato. ”Io so chi ha vinto quei sette Tour. Nessuno puo’ cambiarlo, neanche Travis Tygart. E’ un giorno triste per tutti quelli che amano lo sport”.