L’autoemotrasfusione è una pratica illecita che è stata vietata nel campo sportivo dal 1985. Consiste nel far allenare l’atleta in alta quota o in camere ipobariche perchè la minor concentrazione di ossigeno stimola la produzione di globuli rossi e aumenta l’ emoglobina. Dopo questo periodo di allenamento, all’atleta viene estratto il sangue (300-400 cc), poi depurato dei globuli bianchi e del siero. Questo sangue, più ricco di ossigeno, viene congelato e successivamente reimmesso nel corpo dell’atleta in prossimità o durante la gara. Oltre ad essere una pratica illecita rischia di aumentare la densità del sangue e la pressione circolatoria, con pericolo di trombosi e danni cardiovascolari.
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