Oscar Farinetti: ”voterò Renzi alle primarie”. La lunga lettera del fondatore di Eataly

”Stavolta nel centro-sinistra finalmente ci sono tre o quattro persone, bella gente, che si confronteranno”

Oscar Farinetti, fondatore della catena Eataly ed ex proprietario della catena di grande distribuzione UniEuro, ha scritto una lunga lettera a sostegno della candidatura di Matteo Renzi alle primarie del centro-sinistra. “Domenica ho letto le considerazioni di Eugenio Scalfari sulle Primarie. Provo da sempre una stima illimitata verso il fondatore di Repubblica, tuttavia ho trovato le parole di Scalfari esagerate e anche un po’ cattive”, ha scritto.
“Mentre nel centro-desta non vi è alcun elemento di novità, stavolta nel centro-sinistra finalmente ci sono tre o quattro persone, bella gente, che si confronteranno nelle Primarie (non sappiamo se Vendola si candiderà, a me non dispiacerebbe). Questo è un primo elemento di novità in quanto non esiste un favorito in termini assoluti”.

“Conosco personalmente Renzi e Vendola. Ed entrambi mi piacciono molto, ciascuno per il suo verso. Non conosco personalmente Bersani e Puppato, ma per quanto mi è giunto dai media penso che siano ottime persone, oneste e leali. Come non iscritto al PD, ma da sempre appartenente ad un pensiero di sinistra, sono contento di poter scegliere tra queste quattro persone. Pensando lealmente che, qualora vinca un candidato diverso da quello che voterò, farò quanto è possibile per appoggiarlo affinchè il centro-sinistra vinca alle elezioni Politiche. Ritengo che i prossimi due o tre anni saranno molto difficili per l’economia e per l’armonia nel nostro paese”.
“Ritengo che sarebbe disonesto far pagare questa crisi alle classi meno abbienti. Per questo sarà molto importante che il centro-sinistra si aggiudichi con largo margine la prossima competizione elettorale e che possa governare con autonomia. Penso pure che in questo momento storico, con la destra messa com’è, ciò possa avvenire”.
“Sono portato a scegliere Renzi perché ritengo basilare il rinnovamento della classe politica italiana. Occorre uscire dai soliti schemi di pensiero che mixano autoreferenzialità, complicazione e inerzia. Inoltre da sempre penso che chi ha rotto non sarà capace di aggiustare la cosa che ha rotto. Renzi mette al primo posto il tema del rinnovamento della classe politica e anch’io penso che senza persone nuove non andremo da nessuna parte.
Sono portato a scegliere Renzi perché ha coraggio ed è proprio il coraggio il valore che più manca in questo momento nel nostro paese a tutti i livelli. Il coraggio è contagioso. Abbiamo bisogno di un contagio fenomenale di coraggio che dalla Polis scenda giù fino ai giovani, fino alle categorie più in difficoltà, senza naturalmente tralasciare la classe imprenditoriale italiana.
Sono portato a scegliere Renzi perché è semplice. Capisco quello che dice. Perché in lui non trovo malizie, anche quando dice cose che non condivido. Ho imparato da tempo che è impossibile trovare leader con cui tutto è condivisibile, anzi, quando succede c’è qualcosa che non va. Ho imparato da tempo ad avere più stima dei miei dubbi che delle mie certezze.
Sono portato a scegliere Renzi perché penso che potrà essere più convincente su di una fascia di persone più a destra di me, in cui non leggo malafede ma semplicemente un pensiero diverso e che probabilmente oggi sono pronte a votare il centro-sinistra, perché deluse dai riferimenti che avevano prima. Abbiamo bisogno di questi voti per governare e non penso che questi voti siano meno belli e meno importanti dei nostri, da sempre di sinistra.
Sono portato a scegliere Renzi malgrado il suo piglio toscano, che a noi piemontesi timidi può sembrare sfrontatezza e leaderismo. Sono portato a scegliere Renzi malgrado la stima che provo per gli altri candidati e voterò PD anche se Renzi non vincesse le Primarie”.

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