Fiorito: respinta la richiesta di scarcerazione dai giudici del Riesame di Roma

Le motivazioni: ”Fiorito avrebbe assecondato i propri sfizi e capricci”

«Un personaggio dalla debordante propensione criminale» che «irriderebbe eventuali prescrizioni diverse» dalla custodia cautelare in carcere: così i giudici del Riesame di Roma descrivono Franco Fiorito, ex capogruppo Pdl al Consiglio regionale del Lazio. La richiesta di scarcerazione era stata presentata dagli avvocati Carlo Taormina e Enrico Pavia.
«Fiorito ha assecondato i propri sfizi e capricci» scrivono i giudici del Riesame, sottolineando che Fiorito «approfittando della propria alta funzione si è comportato uti dominus nei confronti di denaro di cui aveva il possesso in ragione del suo ufficio impiegandolo per la soddisfazione di spese spesso di natura voluttuaria». Fra le spese sono prese in esame l’acquisto di una Jeep e un Suv e le vacanze da sogno come i sei giorni (dal 15 al 21 agosto del 2011) trascorsi in un albergo a Positano: 4mila e 700 per la camera e prima colazione.

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