Regione: la Riforma delle Province. Cala da 9 a 4 il loro numero

Il vicepresidente Saliera: ”I nomi saranno decisi nei rispettivi statuti”

E’ stata ufficializzata ieri a Bologna la proposta del Consiglio delle Autonomie Locali sul riordino delle Province (che caleranno da 9 a 4, più la Città metropolitana di Bologna). Con l’approvazione dell’Assemblea legislativa, la parola sulla riforma portata in Aula dalla Giunta passa ora all’esame del Governo. Sulla scelta dei nomi da dare alle neonate identità territoriali provvederanno le stesse nuove Province, tramite i loro Statuti (compito dello Stato in questo caso sarà confermare per legge il procedimento per consentire la decisione). La proposta verrà inviata al Governo domani evidenziando l’accorpamento di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini nell’unica Provincia di Romagna e la nascita delle nuove Province provenienti dalla fusione tra Reggio Emilia e Modena e tra Piacenza e Parma. Nulla muterà a Ferrara, provvista dei requisiti per mantenere il suo stato di Provincia, mentre la Provincia di Bologna darà vita alla Città metropolitana di Bologna.
Respinti nella giornata di ieri le proposte dei consiglieri piacentini Andrea Pollastri (Pdl) rivolte a un referendum per passare in Lombardia e di Stefano Cavalli (Lega) che avrebbe proposto un nome neutro quanto evocativo per la nuova provincia che si formerà dalla fusione di Parma e Piacenza, ovvero Provincia Verdiana.
Le parole di Vasco Errani, presidente della Regione: “Abbiamo cercato, nei limiti oggettivi delle norme nazionali e in attesa del pronunciamento della Corte costituzionale, di iniziare un percorso innovativo di riordino, che non si deve fermare qui."

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