TITOLO ORIGINALE: The Twilight Saga: Breaking Dawn – Part 2
ANNO: 2012
GENERE: Avventura, Fantasy, Dramma, Romance
REGISTA: Bill Condon
PRODUTTORE: Wyck Godfrey, Stephenie Meyer, Karen Rosenfelt
ATTORI: Kristen Stewart, Robert Pattinson, Taylor Lautner, Peter Facinelli, Elizabeth Reaser, Ashley Greene, Jackson Rathbone, Kellan Lutz, Nikki Reed, Billy Burke, Dakota Fanning, Jamie Campbell Bower, Maggie Grace, Mackenzie Foy, Michael Sheen, Cameron Bright, Chaske Spencer, MyAnna Buring, Christopher Heyerdahl, Julia Jones, Booboo Stewart, Andrea Powell, Bill Tangradi, Christian Camargo, Daniel Cudmore, Guri Weinberg, Rami Malek, Casey LaBow, Tyson Houseman
TRAMA:
Bella si sveglia trasformata. Ora è madre e vampiro. Il suo autocontrollo è stupefacente, così come la sua forza fisica. Per paradossale che sia, non si è mai sentita più viva. Deve, però, fare i conti con l’imprinting di Jacob su sua figlia Renesmee e rimandare quelli con Charlie, che chiede spiegazioni che non può avere. Ma il vero pericolo arriva quando la piccola viene scambiata per una bambina immortale, ovvero un’umana trasformata, troppo pericolosa per essere lasciata in vita, a causa della sete da neonato e dell’incapacità di mantenere la segretezza. La notizia, sebbene menzognera, giunge ai Volturi, che raccolgono le forze per sbarazzarsi per sempre del clan dei Cullen.
DESCRIZIONE:
Eccoci finalmente arrivati all’ultimo episodio della storia dei vampiri più amati dagli adolescenti di oggi. Un episodio che prometteva – finalmente – un po’ di azione oltre che un’attesissima scena hot tra i due fascinosi protagonisti, ma che delude su entrambi i fronti. Infatti, mentre l’azione rimane rilegata a pochi minuti nel finale (troppo tardi per risvegliare l’annoiato spettatore), la scena di sesso tra Pattinson e la Stewart appare troppo patinata e poco credibile. Sembra difficile che un simile prodotto possa soddisfare chicchessia (compresi i fans sfegatati della saga); troppo superficiale e raffazzonato, con una moltitudine di coprotagonisti che si avvicendano sulla scena senza un vero perché.