Alla base parrebbe esserci l’epidemia di un batterio killer fra i branchi di mammiferi
E’ una moria di cui non si conoscono precedenti nella storia recente della biologia marina. Quarantacinque carcasse di delfini dall’inizio dell’anno sono finite sulle spiagge del Tirreno, a fronte di una media annua di 4 nei periodi precedenti al manifestarsi di questi tragici ritrovamenti. Gli ultimi due mammiferi della specie “stenella striata” ad essere incappati nella stessa sorte sono stati recuperati presso Sperlonga e Terracina.
Il Ministero per l’Ambiente sta indagando ma le prime teorie conferirebbero la responsabilità della strage all’azione del batterio photobacterium damselae, che può portare a sindrome emolitica e lesioni ulcerative.