Uscire a cena con alcune persone non sempre risulta essere cosi’ piacevole…

Un sondaggio per capire con chi vale veramente la pena trascorrere un paio d’ore (non di piu’) serali

La gente, si sa, puo’ essere estremamente noiosa. Limitata. Scema all’inverosimile. Perversamente limitante. Stupida, ironica agli eccessi o con un sarcasmo insopportabile.
Alcune persone sono simpatiche come gatti attaccati di traverso alle palline, altre fanno finta di essere simpatiche quindi sono ancora peggio.
Insomma, tutti hanno dei difetti, e quando capita di uscire a cena con gente che si conosce a malapena, troppo poco o si presume di conoscere abbastanza (rivelandosi poi tutta una sopresa), ecco che accadono le mezze tragedie, ossia: si passano quelle due famigerate ore scoprendo che una partita a Ruzzle o una chat su What’s up può essere una salvezza, in quel momento.

Va bene non generalizzare perché di gente piacevole, il mondo è pieno, ma dalle mie personali esperienze credo che un paio d’ore serali siano piu’ che sufficienti da dedicare alle persone. Chiunque esse siano. Perché passate quelle due ore, scatta il game over. Meglio che tutto finisca li, in quanto l’oltrepassare il limite potrebbe solo stancare (cioè, per intenderci, a meno che sia Carlo Cracco, David Lynch o pochi altri, chiunque potrebbe stufare dopo una certa).
Per cui, meglio tenere d’occhio l’orologio e capire quando alzare i tacchi, ringraziare della piacevole compagnia, e andarsene, per evitare che il tutto sfoci in una pesantezza unica.
Chiaramente sto parlando non di uscite con uomini (o donne) che ci interessano, il mio soggetto è la classica uscita con un gruppetto di amici o conoscenti, che magari fanno tutti lo stesso lavoro.
Fra questi, purtroppo, ci sono categorie da tenere d’occhio e capire cosa aspettarsi in quelle due ore.

Non che siano tutti cosi’, ci mancherebbe, però tutto il mondo è paese e alcune persone hanno caratteristiche comuni che rappresentano, appunto, un microcosmo.
Che ci siano eccezioni nessuno lo mette in dubbio, ma in base a come caratterialmente siete fatti, occhio a chi vi ritrovate al tavolo.
Il segreto per non soccombere è trovarsi con persone che facciano mestieri diversi, e non che abbiano la stessa professione, altrimenti sareste rovinati, nella maggior parte dei casi.

Ad esempio, per come sono fatta io, se al tavolo mi mettete gente che si crede chissà chi e parla solo di sé stessa, dopo 5 minuti io alzo i tacchi e me ne vado, perché reputo insopportabili quelli che parlano, parlano, e parlano solo di sé.
Perché a me l’egocentrismo accentuato nelle persone mi manda in bestia.
Io sono egocentrica, lo ammetto, ma mi reputo abbastanza intelligente da confrontarmi e dare spazio a chi sta davanti a me, da capire dopo qualche minuto che sebbene io sia interessante, lo sono anche gli altri, e anche loro hanno diritto a parlare.

Avete mai provato ad uscire con un gruppetto di avvocati?
Allucinante.
Le arringhe prosegono anche davanti ad un bicchiere di vino e sono capaci di non ascoltarti proprio, a meno che anche tu sia avvocato, e allora non vi è nulla di cui preoccuparsi.

Con un gruppetto di attori? (perlopiu’ di teatro)
A meno che uno non faccia musical a Broadway, se ci si trova in un tavolo di attori, ci si può alzare dopo un quarto d’ora, perché pretendono di essere in scena anche a tavola, senza avere il minimo rispetto per chi attore fortunatamente non è. Parlano solo di sé, dello spettacolino appena fatto e di tutte le stronzate allegate. Carini e simpatici, ma posso ascoltare i resoconti fatti di narcisismo nascosto senza aprire bocca solo un quarto d’ora. Dopodichè, se vedo che a nessuno frega qualcosa di ciò che potrei dire io, adios. Cafonaggine allo stato puro, anche se si tratta di Dustin Hoffman.

Una di quelle categorie di persone che si può avere al tavolo con la medesima occupazione, ma senza i problemi visti qui sopra, è quella composta dai ballerini di latino americano.
Si può anche non sapere nulla di latino e pensare che la salsa sia solo quella per condire la pasta escludendo qualsiasi altro tipo di significato, ma loro non sono le classiche persone che tirano i pipponi con ciò che di bello fanno nella vita senza farvi parlare.
Sotto questo aspetto, potete andare tranquilli, vi potete ritrovare al tavolo con un gruppetto di salseros e state certi che passerete una seratina all’insegna delle risate e del piacevole divertimento.

Ovviamente tutto ciò è solo un sondaggino personale su esperienze provate, e quindi volevo solo allertare i lettori: se avete in programma una cena con alcune persone che praticano lo stesso mestiere, assicuratevi di portare qualcuno di vostra conoscenza che possa tenervi compagnia…
Alla prossima!
L

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