M5S spaccato. Grillo furioso. La base si divide. Vacciano dichiara di aver votato Grasso

Di Battista: ”Le regole del codice le ho accettate perché le condivido, non per rimediare una poltrona”

Alla prima occasione il Movimento 5 Stelle, quello dei “duri e puri”, è già spaccato. 12 “dissidenti” hanno votato diversamente da quello che aveva deciso la maggioranza del partito, violandone il codice comportamentale. Il leader del M5S, Beppe Grillo, sul suo blog ha lanciato un anatema: “se qualcuno si fosse sottratto all’obbligo (del voto segreto e a maggioranza n.d.r.) ha mentito agli elettori, spero ne tragga le dovute conseguenze”. Gli ha risposto uno dei senatori dissidenti, Giuseppe Vacciano, che su facebook ha scritto: “se si cercano i colpevoli di alto tradimento ai principi del M5S, ecco, uno l’avete trovato”. “Lunedì e martedì sarò a Roma per discutere l’opportunità delle mie dimissioni”,
I commenti sul blog di Beppe Grillo sono lo specchio di una base spaccata. Il deputato Alessandro Di Battista è intervenuto in difesa del capo: “definire esempio dittatoriale il post nel quale Beppe in modo duro (giustamente) invita al rispetto di alcune regole che abbiamo accettato liberamente è una stronzata megagalattica (scusate il turpiloquio ma a volte solo certe parole rendono l’idea)”. E ancora: “le regole del codice comportamentale io le ho accettate perché le condivido, non per rimediare una poltrona”.

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