40 Alpini ospitati da Africa Mission. Uno di loro è arrivato da Bolzano in bicicletta

Da 30 anni gli Alpini collaborano con l’Ong piacentina impegnata in Uganda

Anche l’ong piacentina Africa Mission – Cooperazione e Sviluppo è coinvolta in questi giorni nel dare ospitalità agli Alpini giunti a Piacenza per la loro 86esima adunata. Presso la sede dell’organizzazione, in via Martelli, in questi giorni sono accolti complessivamente oltre quaranta Alpini giunti da Asolo (TV), Verona, Trento e Bolzano. Uno di loro, Silvano Muzzana, 60 anni, è arrivato addirittura in bicicletta da Oltrisarco (Bolzano), da dove era partito martedì mattina. Al termine del suo percorso a tappe, durato in tutto un paio di giorni, Muzzana è stato accolto festosamente, giovedì mattina al suo arrivo, da collaboratori e volontari di Africa Mission – Cooperazione e Sviluppo.
Da lungo tempo l’organizzazione piacentina ha sperimentato la grande capacità degli Alpini di esprimere concretamente i valori della solidarietà e della condivisione. Da ormai 32 anni, infatti, l’annuale "raccolta viveri" destinata all’Uganda realizzata dal gruppo di Africa Mission di Bolzano viene supportata dal locale Comando Truppe Alpine, che mette a disposizione mezzi e uomini per l’importante iniziativa di solidarietà. Anche nell’ultima edizione della raccolta, svoltasi dal 15 al 17 marzo nella zona di Bolzano, grazie alla collaborazione degli Alpini sono stati raccolti ben 60 cassoni di pasta, riso, zucchero, sale, legumi, olio e farina, prontamente trasportati a Piacenza e spediti nelle scorse settimane in Uganda tramite container.
Ma Africa Mission – Cooperazione e Sviluppo è legata agli Alpini anche attraverso un’altra storia molto speciale: infatti, Giovanni Paci, uno dei responsabili e volontari storici del gruppo di Pesaro dell’organizzazione, in gioventù ha prestato servizio come tenente degli Alpini e ad ogni suo viaggio umanitario in Uganda (che sono oltre 30 ormai) ha sempre portato con sé il cappello come segno di prosecuzione di una missione di solidarietà e condivisione iniziata proprio in quel Corpo; si tratta dello stesso cappello che Paci, in questi giorni a Piacenza per partecipare all’adunata, aveva in testa quando nel 1992, in Uganda, accompagnò don Vittorione, in barella per un problema di salute, ad incontrare l’indimenticato Papa Giovanni Paolo II.

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