Epidemia Ebola. Peggiorano le condizioni del medico di Emergency

Il bollettino giunge dai medici dello Spallanzani. Continuano le ricerche sul virus

Si riscontrerebbe un lieve peggioramento nelle condizioni del medico di Emergency contagiato dal virus Ebola mentre si trovava in Sierra Leone, ed in cura al momento allo Spallanzani: così fanno sapere i sanitari, affermando inoltre che il paziente "ha ricevuto nel pomeriggio di ieri la seconda infusione di plasma di convalescente arrivato dalla Germania, senza nessuna reazione avversa". Nei prossimi giorni in Guinea prevista la sperimentazione di un test ‘super-rapido’ che permetterebbe di rilevare la presenza di un contagio nel sangue o nella saliva nel giro di soli quindici minuti.
Tale test permetterebbe di identificare e isolare i pazienti infettati molto in fretta, riducendo così le possibilità di una trasmissione del virus. Ancora incertezze sulla potenziale trasmissione sessuale del virus Ebola: tracce del virus sarebbero state scoperte nel liquido seminale di pazienti guariti fino ad 82 giorni, ed in tre persone. Non è chiaro però se la presenza del virus sia in quantità sufficienti da permettere un contagio, anche perché gli studi fino ad ora portati a termine non rilevano la presenza del virus nei famigliari dei pazienti. L’Onu invita comunque alla prudenza: "A causa della possibilità di trasmissione del virus nel periodo in cui persiste nel liquido seminale sarebbe auspicabile una buona igiene in caso di masturbazione e l’astinenza dai rapporti, inclusi quelli orali, per tre mesi dopo la sparizione dei sintomi, o l’uso del condom se questo non è possibile".

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