False telefonate del sindaco ai cittadini. Paolo Dosi chiarisce l’inganno

”Non ho mai telefonato ai cittadini”. Ancora sconosciuti gli autori del gesto

Piacenza. “Sono il sindaco Paolo Dosi, ci sono problemi che vorrebbe segnalare?” Sarebbe così che ignoti avrebbero salutato alcuni cittadini piacentini nel corso di una serie di telefonate; telefonate sulle quali il sindaco ha voluto fare chiarezza. “Mi preme sottolineare che non ho mai preso in mano il telefono per chiamare a casa della gente, se non le persone di mia conoscenza”, avrebbe dichiarato il sindaco. “Mi dispiace che qualcuno millanti di essere il sottoscritto, sfruttando la qualifica di sindaco per scopi poco chiari, che nulla hanno a che vedere con il mio lavoro e con l’Amministrazione comunale”.
“Ringrazio la signora che ha ritenuto subito opportuno avvisare della cosa gli sportelli Quic di viale Beverora, cui la telefonata del presunto sindaco invitava peraltro a rivolgersi per prendere appuntamento con me”, ha proseguito il sindaco. “Fermo restando che la mia segreteria è sempre a disposizione per raccogliere le richieste di incontro dei cittadini, invito chiunque ricevesse questo genere di telefonata a ignorarla o prenderne le distanze, innanzitutto per tutelarsi da eventuali tentativi di truffa. Ben diverso è il sistema di messaggistica registrata che è entrato in funzione per allerte meteorologiche o situazioni di emergenza. Solo in quel caso, la mia voce entra nelle case non per disturbare in modo inopportuno ma per questioni di sicurezza e necessità urgenti. A maggior ragione, trovo particolarmente sgradevole che ci sia chi pensa di potersi avvantaggiare di questo possibile equivoco”.

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