TITOLO ORIGINALE: Side Effects
ANNO: 2013
GENERE: Thriller, Crime, Dramma
REGISTA: Steven Soderbergh
PRODUTTORE: Scott Z. Burns, Lorenzo di Bonaventura, Gregory Jacobs
ATTORI: Rooney Mara, Jude Law, Channing Tatum, Catherine Zeta-Jones, Vinessa Shaw, David Costabile, Polly Draper, Andrea Bogart, Mamie Gummer, Ann Dowd, Peter Friedman, Carmen Pelaez, Marin Ireland, James Martinez, Vladimi Versailles, Michelle Vergara Moore, Victor Cruz, Mitchell Michaeliszyn, Michael Nathanson, Timothy Klein, Sheila Tapia, Devin Ratray
TRAMA:
Proprio quando suo marito, dopo quattro anni di pena per insider trading, viene scarcerato, la giovane Emily cade nuovamente preda di una brutta depressione. Dopo un maldestro tentativo di suicidio, finisce in cura da uno psichiatra, che per aiutarla le prescrive dei farmaci. Gli effetti collaterali, però, si fan sentire forti, ed Emily finirà per l’accoltellare il marito durante uno stato di sonnambulismo. Il suo medico si darà da fare per non farla condannare per omicidio, ma anche ottenuta l’infermità mentale le cose si andranno complicando sempre di più.
DESCRIZIONE:
Una giovane coppia e l’illusione di una vita perfetta, un imprevisto che spazza via tutto e una catena di eventi in cui quasi niente è come sembra. Malattia, depressione, psicofarmaci e effetti collaterali, appunto, tessono la trama del nuovo film di Steven Soderbergh. Rooney Mara (già protagonista di ”Uomini che odiano le donne”) viene separata dal marito Channing Tatum (lo spogliarellista di ”Magic Mike” e idolo delle teenager usa), arrestato per insider trading, e cade in una profonda depressione.
Ma il vero protagonista del film è il bravissimo Jude Law, psichiatra di successo che prende a cuore il caso della ragazza e la sottopone a una cura di antidepressivi che causerà dei drammatici effetti collaterali.
Soderbergh continua il suo percorso autoriale all’interno della grande industria hollywoodiana. Grazie a una sceneggiatura intricata firmata ancora una volta da Scott Z. Burns, Effetti collaterali è un thriller avvincente in una confezione elegante, che ricorda Hitchcock per l’ambiguità dei suoi personaggi e per l’attenzione ai dettagli formali e narrativi. Forse non sorprende lo spettatore fino all’ultimo fotogramma, ma fa quello che le grandi produzioni hollywoodiane degli ultimi anni non sempre riescono a fare: essere all’altezza delle aspettative.