“Stefano Torre, candidato bionico, ha tenuto un comizio questa mattina in Piazza Cavalli all’angolo con via Calzolai, sotto la loggia di palazzo gotico. Ha spaziato tra i tanti temi del suo programma, concentrandosi sulla lungimiranza che contraddistingue la sua proposta e che la rende molto più alta di quelle degli altri. In particolare ha sottolineato la necessità di anticipare i tempi, mettendo fin da ora in servizio uno SPAZIOPORTO, destinato alla logistica del futuro, nel quale, a sua detta, già tra un lustro, i voli spaziali saranno all’ordine del giorno come un comunissimo viaggio al mare dei giorni nostri.
Lo spazioporto servirà sia a gestire i traffici commerciali con altri mondi ed altre civiltà, sia a gestire il turismo interstellare. Quegli stessi extraterrestri che direttamente osserveremo con il telescopio più grande del mondo, saranno nostri ospiti come turisti, e bisogna essere pronti ad accoglierli.
Inoltre il bionico ha parlato del progetto della scala più alta del mondo: Con la collaborazione dei cittadini di Piacenza e no, che mi hanno garantito l’aiuto, #torresindaco intende costruire a #Piacenza la scala più alta del mondo. Useremo i rottami di ferro di tutte le fabbriche abbandonate, anche quelle diventate archeologia industriale che tanto deturpano il paesaggio. Su questa scala, altissima potranno salire tutti i nostri ragazzi e figli, che salendo e salendo, sempre più in alto, potranno provare il brivido dell’ascensore sociale. Piacenza sarà cosi l unica città del mondo globalizzato dove questa ascesa, questa mobilità tornerà a funzionare, e porterà i soldi che questi ragazzi verranno a spendere in città, perché prima di salire dovranno pur mangiare e dormire!
Infine ha annunciato che intende lavorare per rendere più sereno il futuro dei ragazzi, introducendo nelle scuole un corso di SOTTOMISSIONE, destinato a rendere più facile la sopportazione della SCHIAVITU’, che è destino ineluttabile dei giovani d’oggi. Ha invitato a ribellarsi, accettando l’invito che la sua satira propone: scegliendolo sulla scheda, non votandolo, perché votare non significa più nulla, mentre scegliere è ancora possibile!”