Jessica Scaglione

Incendi in California: in pericolo il parco di Yosemite

Il contenimento delle fiamme si sta rivelando difficile a causa del vento

Coprono un’area vastissima le fiamme che tormentano la California, pari quasi alle dimensioni della città di Chicago: sono più di 8000 i vigili del fuoco al lavoro per contenere l’incendio, che è arrivato a lambire persino il parco di Yosemite, mettendo in serio pericolo la flora locale. Anche più gravi le preoccupazioni causate dalla difficoltà nell’ottenere i rifornimenti d’acqua, e soprattutto per quanto riguarda i danni: nella contea di Tuolomne è stato dichiarato lo stato di emergenza, e sono già rimasti coinvolti numerosi edifici. Il forte vento, che ha raggiunto raffiche di fino a 70 km all’ora, ha reso difficili le operazioni dei pompieri: le difficoltà nel fronte Rim Fire, che prende il nome dal punto di avvistamento Rim of theWorld, nella Stanislaus National Forest, sono tali che è stato possibile contenere solo il 2% dell’incendio.
Il fumo è visibile anche lo spazio: spopolano su twitter le foto diffuse lunedì dall’astronauta della NASA Karen Nyberg, che mostrano la vista ottenuta dalla stazione spaziale internazionale, mentre orbitava proprio sopra la California.

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Monica Bellucci e Vincent Cassel: è la fine per la loro relazione

Si dicono addio dopo 14 anni di matrimonio

È giunta la fine per il matrimonio di Monica Bellucci e di Vincent Cassel, insieme da più di 14 anni: non si tratta di voci di corridoio, ma di notizie ufficiali, venute nientemeno che dall’ufficio stampa dell’attrice. All’origine della separazione, non c’è la fine del loro amore: "le nostre rispettive vite ci hanno allontanato l’uno dall’altra. Ma l’amore ci sarà per sempre", così dice la Bellucci in un’esclusiva sulla rivista Chi, che si trova al momento in Serbia sul set di "Sulla Via Lattea", un film di Emir Kusturica. Si erano conosciuti nel 1996, sul set de L’Appartamento, e sposati pochi anni dopo: dal matrimonio sono nati due bambini, Deva, di 9 anni, e Leonie, di 3 anni.

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Omicidio via Degani: incastrato dal DNA l’assassino. Ma è irreperibile

Il 26enne tunisino non è reperibile: forse si trova fuori dall’Italia. Incastrato da cellulare e DNA

Nuovi sviluppi riguardo all’omicidio di via Degani, la cui vittima, Giorgio Gambarelli, è stato trovato nel suo appartamento in un lago di sangue, sgozzato e spogliato degli abiti: la scena del crimine, inquinata ad arte per farla sembrare il risultato di una rapina andata male, aveva fin da subito attratto i sospetti dei carabinieri. Ora i sospetti si concentrano su un conoscente della vittima, un 26enne tunisino che aveva telefonato all’ex fisioterapista poco prima dell’omicidio, e il cui cellulare ha agganciato la cella di via Degani proprio nella fascia oraria in cui è avvenuto il delitto. Un’altra telefonata è partita dallo stesso numero da piazzale Marconi, cosa che fa sospettare che il colpevole abbia lasciato Piacenza, e poi, probabilmente, anche l’Italia.
Anche una traccia biologica lega il 26enne alla scena del crimine: una traccia ematica su un cassettone nella camera da letto di Gambarelli, che, confrontata con il Dna di un parente del sospettato, ha mostrato un riscontro. Al momento si attende una dichiarazione di latitanza, e quindi un mandato di cattura europeo.

Incidente a Pavia: muore un dentista piacentino di 34 anni

Sarebbe morto sul colpo durante il frontale con un camion. Cause da accertare

È avvenuto intorno alle 9:30 di lunedì mattina, nei pressi di Linerolo (Pavia): Alberto Horak, un dentista 34enne di Sarmato, è rimasto vittima di un frontale che ha coinvolto un camion e la sua Golf Volkswagen mentre percorreva la statale 234 in direzione di Belgioioso. A poco è servito l’intervento tempestivo del 118: il giovane è morto sul colpo per il violento impatto con il mezzo pesante. Sarà compito degli agenti di polizia stradale effettuare i rilievi e ricostruire la dinamica dell’accaduto per stabilire le cause dell’incidente.

Siria. Armi chimiche: restano pochi dubbi sull’utilizzo

Italia: condanna totale. Spari sugli ispettori dell’Onu inviati a verificare

Restano ormai pochi dubbi sull’utilizzo indiscriminato in Siria di armi chimiche, gas letali che sono stati banditi su scala internazionale. Così sostiene John Kerry, segretario di stato degli Usa, che aggiunge che il comportamento del governo siriano “non era quello di un regime che voleva provare al mondo di non aver usato armi chimiche”: il presidente Obama, sostiene, ritiene che i responsabili dell’uso di armi chimiche siano tenuti a rispondere. Condanna totale anche da parte dell’Italia: “si è oltrepassato il punto di non ritorno”, e Bonino suggerisce una campagna internazionale per l’esilio di Assad, o il suo deferimento alla Corte penale internazionale.
Gli ispettori dell’Onu, intanto, si sono ritrovati il bersaglio di alcuni spari mentre cercavano di avvicinarsi ad uno dei sobborghi della città, colpito, pare, dall’attacco dei gas chimici. I colpi sembrano essere stati utilizzati per un tentativo di impedire le indagini: alcuni degli ispettori, tuttavia, sono riusciti ad entrare a Muaddamiya. Il governo accusa “bande armate” per gli spari dei cecchini: diverse le parole dei Comitati di coordinamento locale, che riportano di spari “provenienti dal posto di blocco dei servizi di sicurezza militari e dei comitati popolari”.

Wentworth Miller: coming out per la star di Prison Break

Rifiuta l’invito in Russia: ”Grazie, ma da uomo gay devo declinare”

Arriva inaspettata la confessione di Wentworth Miller, attore reso famoso dal suo ruolo nella serie televisiva Prison Break, ma in un momento importante, in cui in molti guardano alla Russia con grande preoccupazione: la star, infatti, ha declinato l’invito ricevuto per la prossima edizione del St. Petersburg International Film Festival, con una lettera chiara ed eloquente. In questa lettera, resa pubblica sul sito dell’associazione Gay and Lesbian Alliance Against Defamation, dichiara che sarebbe felicissimo di accettare l’invito, in quanto ama tantissimo la Russia (luogo in cui si svolgerà il festival, oltre che una terra alla quale è legato per parte materna), ma che, in quanto uomo gay, si trova costretto a declinare.
Aggiunge inoltre di essere profondamente turbato dal trattamento ricevuto da uomini e donne omosessuali da parte del governo russo: si riferisce alle leggi anti-gay recentemente approvate, che proibiscono la “propaganda delle relazioni sessuali non tradizionali”, atto punibile con multe o persino con il carcere, e alla violenta risposta del governo in merito alle manifestazioni pacifiche contro queste leggi.

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Ex guardia giurata diventato rapinatore di banche: arrestato in Romania

Era latitante ormai da diversi anni. Scovato grazie alle indagini del nucleo investigativo di Piacenza

È stato scoperto grazie alla costanza del nucleo investigativo di Piacenza, guidato dal capitano Massimo Barbaglia: si tratta di un quarantenne di Biella, Luca Foscale, ex guarda giurata, con sulle spalle tre condanne definitive da parte dei tribunali di Torino e Firenze per un totale di ben 20 anni da scontare in prigione. Numerose le rapine svolte insieme ad un complice in tutto il nord Italia: nella primavera del 2007 aveva preso di mira anche una filiale della Banca di Piacenza, in cui ha messo in pratica lo stesso metodo utilizzato negli altri colpi. Entrava a volto scoperto, sempre ben vestito, e, una volta avvicinatosi, minacciava i dipendenti con un cutter per farsi consegnare il denaro (ma avrebbe utilizzato anche armi da fuoco in altre rapine); intanto un complice, con il volto celato, sorvegliava l’ingresso. I due poi si allontanavano insieme prima che intervenissero le autorità.
Sei anni fa ha fatto perdere le sue tracce, fuggendo con la fidanzata in Romania, a Tulcea: rendendosi conto di essere stato individuato, è scappato qualche tempo fa a Timishoara, ma grazie alle intercettazioni il nucleo investigativo è riuscito a scovarlo anche lì, ed è scattato l’arresto da parte della polizia romena. Al momento è in attesa di estradizione.

Zingari abbandonano il campo in via Bazzani. Dosi: ”Hanno deciso di andarsene”

Il gruppo di nomadi era già noto e si fermava a Piacenza di frequente per brevi periodi

Era già stato sgomberato in due occasione, da Cadeo e da Cortemaggiore, e da martedì si trovava in un parcheggio in via Bazzani: ora il campo nomadi, composto da circa cinquanta persone dotati di passaporti francesi e spagnoli in una ventina di roulotte, si sta preparando ad abbandonare la città. Così annuncia il sindaco di Piacenza, Dosi, sostenendo che si tratta di individui già conosciuti nella zona, che in diverse occasioni si erano fermati a Piacenza per poi riprendere il viaggio: anche in questo caso, afferma, si è trattato di una decisione autonoma, e non di uno sgombero.
Afferma poi di ritenere eccessiva la decisione di effettuare uno sgombero assunta da Cadeo e Cortemaggiore, ma che certamente le motivazioni saranno state importanti.

Terremoto di magnitudo 4.4 al largo di Ancona: nessun ferito

Tanta paura, ma per fortuna pochi danni. Un blocco di calcare si è staccato da Monte Conero

È avvenuto nella mattinata di giovedì 22 agosto, a circa dieci chilometri al largo di Ancona, tra Numana, Sirolo e Porto Recanati: nei dintorni è stato possibile avvertire una scossa di magnitudo 4.4, parte di una sequenza sismica in corso già da fine giugno, che ha generato fino ad oggi una ventina di eventi, tra cui quello di magnitudo 4.9 dello scorso 21 luglio. Nessun ferito, ma un blocco di calcare si è staccato da Monte Conero, infrangendosi contro una spiaggia già interdetta alla balneazione, e si è temuto per un uomo, che risultava disperso fino a mezzogiorno, ma è stato ritrovato. I danni accertati sono limitati: alcune crepe nella sede dei vigili del fuoco, uno smottamento della falesia a Portonovo, ed un pezzetto di cornicione che si è staccato dal palazzo della Prefettura ad Ancona.
Tanto spavento per chi si trovava nella zona, e numerose chiamate alle forze di polizia: per fortuna, però, nessuno è rimasto coinvolto nei piccoli incidenti causati della scossa. Secondo gli esperti il meccanismo alla base degli eventi di questa sequenza sismica sarebbe di tipo trascorrente, quindi piuttosto superficiale.

Asia Argento e Max Gazzè: sboccia l’amore sui social network

Beccati dai paparazzi mentre si scambiano un bacio appassionato

Sboccia un nuovo amore per Asia e Max, dopo le lunghe e turbolente storie che si sono lasciati alle spalle: a seguito di mesi di botta e risposta ammiccanti su Twitter, e dopo le foto insieme pubblicate su Instagram, sono stati pizzicati da Chi mentre cenavano insieme, passeggiavano per le vie della capitale, e, infine, si scambiavano un bacio appassionato. Resta insomma poco da interpretare nei tweet che già da qualche tempo hanno fatto sospettare i fan: i due sembrano proprio inseparabili. Nel frattempo, Asia sembra essersi riavvicinata al suo ex, Morgan, dopo aver avviato il suo nuovo progetto musicale. Niente di cui preoccuparsi, però: si tratterebbe solo di una collaborazione artistica.

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