Camilla lascia la sua amata Sardegna e si trasferisce a Milano per sposarsi con Simone che lavora in una concessionaria d’auto vintage. Dopo due anni la coppia entra in crisi. Simone vorrebbe riprovarci e Camilla invece no. Alla vigilia dell’appuntamento in tribunale per siglare la separazione, i due decidono di recarsi da una terapeuta di coppia per valutare una possibile ricucitura. Dal loro racconto, che ricostruisce in flashback la vicenda sentimentale, emergono le ragioni, bizzarre e inaspettate, che hanno portato Camilla a non voler recuperare la relazione. E si scopre che Simone, incapace di scuotere la moglie depressa, ha finito per cedere ai consigli di Carlo, suo amico poco incline alla monogamia. Consigli che prevedono di adottare uno stratagemma dalla portata tragicomica: assoldare il Falco, un playboy ormai sul viale del tramonto, per sedurre la moglie Camilla e farsi lasciare da lei. Ma non tutto sembra andare come previsto, anzi. Il risultato? Sorprendente e burrascoso.
Si può fare l’amore vestiti?
La telefonata di un'amica di famiglia riporta Aurora, sessuologa trentenne che da anni vive a Roma, nel paesino pugliese di cui è originaria, dove dovrà prendersi cura della madre ipocondriaca, ancora persa dietro al marito scappato con un'altra. L'impatto con la stretta dimensione di un luogo in cui tutti sono a conoscenza dei fatti privati di ognuno non sarà facile, ma la ritrovata amicizia con Andrea, ragazzo pieno di vita costretto a vivere il suo amore omosessuale in clandestinità, la porterà lentamente ad entrare in sintonia con un mondo da cui era voluta fuggire.
Leggi di più »Perduto amor
Il film, idealmente diviso in tre parti, descrive la formazione (tra la metà degli anni '50 e la metà degli anni '60) di un giovane siciliano. Nella prima parte (che va dalla fine del festival di San Remo del 1955 all'autunno-inverno dello stesso anno), il personaggio, Ettore Corvaja, ha otto-nove anni. La sua famiglia e la sua Sicilia, forse sono vere, forse no. Il bambino cresce tra la gioia di vivere di quel tempo e gli insegnamenti del suo mentore, un colto aristocratico del paese. Nella seconda parte Ettore ha vent'anni e ha già fatto le sue scelte e i suoi studi. Siamo nel pieno del boom economico e delle sue contraddizioni. Nella Terza parte Ettore è a Milano. Scopre una città piena di fermenti e di frenesia. Entra nel mondo della musica che guarda con sospetto. La sua aspirazione è scrivere. Incontra un gruppo esoterico che gli apre un nuovo mondo. Capisce la bellezza della scoperta di sé.
Leggi di più »My Name is Tanino
Gaetano Mendolia (soprannominato Tanino), è un ragazzo nato a Castelluzzo del Golfo, una splendida località di mare in Sicilia. Durante l'estate conosce Sally, una ragazza americana con cui avrà una breve storia. Al termine dell'estate, Sally torna a casa. Tanino parte qualche giorno dopo per gli Stati Uniti, di notte e senza avvisare nessuno, per raggiungere Sally ma anche per evitare il servizio di leva.
Leggi di più »Amiche da morire
In un'imprecisata isola del sud Italia vivono tre donne diverse per carattere, (com)portamento e costume. Gilda, intensa e verace 'boccadirosa', è arrivata dal continente a portare gioia ai pescatori di tonno, Olivia, ingenua e fedele consorte, è sposata col ragazzo più bello del paese e patisce per questo l'invidia delle comari, Crocetta, modesta e maldestra, è invisa agli uomini e sopporta una patente da iettatrice. Coinvolte da Olivia nell'omicidio a sangue freddo del marito, ladro e fedifrago, le donne provano solidali a coprire l'accaduto e a nascondere l'ingente refurtiva accumulata dall'uomo in numerose rapine. La loro curiosa frequentazione e la condivisione dello stesso tetto insospettiscono un bel commissario di polizia, nato sulla terraferma e insofferente ai marosi. Unite al di là della dieta alimentare e degli ideali da perseguire, Gilda, Olivia e Crocetta troveranno insieme la via per il continente e il futuro.
Leggi di più »Alla luce del sole
Chiamato dal vescovo di Palermo a occuparsi della parrocchia di un quartiere alle porte della città, Brancaccio, dove era nato, in meno di due anni Giuseppe Puglisi era riuscito a costruire un Centro di accoglienza. Qui, coadiuvato da un gruppetto di giovani volontari, lottava giorno dopo giorno per salvare dalla perdizione decine di piccoli innocenti. Presto capì che per incidere in quel tessuto disgregato bisognava fare e dare di più. Fare e dare di più significava scontrarsi contro l'inerzia del potere locale: per avere una rete fognaria, una scuola, un distretto sanitario, tutte cose che a Brancaccio mancavano da sempre. Inevitabilmente il suo percorso lo porta a entrare in conflitto con gli interessi del potere mafioso...
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