Raccolta per Tag: Deborah Kara Unger

Sulle orme di The Ring i morti e i non morti ci parlano dai televisori, eletti a interfaccia fra l'aldiqua e l'aldilà. L'architetto Jonathan Rivers (Michael Keaton) perde la moglie (Chandra West), scrittrice famosa, in circostanze non chiare. La sua vita è distrutta, non ci può credere. Improvvisamente incontra un uomo che gli dice di riuscire a comunicare con le persone decedute (attraverso l'EVP, l'Electronic Voice Phenomena) e che recentemente è riuscito a mettersi in contatto con la signora Rivers. Da quel momento Jonathan vede una luce e si immerge in una realtà parallela attraverso la televisione (e la radio) trait d'union che lo fanno parlare con l'amata. Ma fra i morti non c'è solo il bene.

I colori forti del profondo sud statunitense, fanno da contrasto alla disperazione di tutti i giorni, che vive sul paradosso di un sogno letterario. Eliot e Frost (fra gli altri) sono la fonte di ispirazione e il nutrimento spirituale per sopravvivere al giorno che passa, e una speranza futura per chi ha ancora un'esistenza da costruire. Nella New Orleans dei giorni nostri si consumano il dramma, la solitudine, le relazioni familiari di Bobby Long, alcolizzato ex professore universitario, Lawson, aspirante scrittore fallito, e Purslane, ragazza senza sogni, incontrata a causa della morte di Lorraine, madre odiata e donna che ha segnato indelebilmente la vita di Bobby.

La trama ruoterà intorno a Heather Mason (Clemens), in fuga insieme a suo padre, sempre un passo avanti alle pericolose forze che la inseguono e che lei non riesce a comprendere bene. Alla vigilia del suo diciottesimo compleanno, tormentata da terrificanti incubi e dalla scomparsa del padre, Heather scopre di non essere quella che credeva. La rivelazione la porterà fino in fondo in un mondo demoniaco: la minaccia è di restare intrappolata a Silent Hill per sempre.

Rose ha una figlia, Sharon, che sta morendo per una terribile malattia. L’ultimo tentativo per salvarla è portarla da un guaritore, e, contro la volontà del marito, Rose fugge con la bambina. Direzione: Silent Hill.

Un cast d'eccezione, impreziosito dalla presenza della Loren, tornata sul grande schermo in onore del figlio regista, dove i comprimari brillano ancor più delle protagoniste. Ma, nonostante questo, il film annoia, raccontando drammi che non coinvolgono, e molte scelte stilistiche non convincono. Per non parlare del finale, assolutamente da dimenticare.